Il 30 luglio è ormai all’orizzonte e per quella data la segreteria pastorale diocesana attende «i contributi di discernimento in conformità alla scheda già inviata» ai parroci e ai vicepresidenti dei Consigli pastorali. Sono le parole della lettera che il Vescovo ha inviato ai parroci il 7 luglio scorso, raccomandando «che le comunità parrocchiali – singolarmente o in collaborazione – si predispongano nella preghiera e offrendo il loro contributo di discernimento»; ha chiesto che in quest’azione siano coinvolte «altre realtà della parrocchia»; ha richiamato alla preparazione per l’Assemblea sinodale, convocata a settembre, «con il coinvolgimento di tutte le parrocchie».
Sappiamo che in gran parte della nostra diocesi l’estate è un tempo inteso per la presenza di turisti e perciò diventa un tempo “breve”. Settembre è dietro l’angolo. Allora la diocesi sarà convocata per l’Assemblea sinodale, programmata in due momenti: il primo, come momento preparatorio, sarà online nel primo pomeriggio di sabato 18 settembre; il secondo sarà in presenza nella giornata di sabato 25 settembre.
Nella sua lettera il Vescovo tiene a precisare «che l’aggettivo “sinodale”» non comporta l’indizione di un sinodo, come quello che impegnò la diocesi tra il 2002 e il 2006. La parola “sinodale” indica piuttosto uno stile e un modo di «procedere nella vita ecclesiale, concretizzata poi anche nel collaborare tra parrocchie», uno stile che è in linea con i «capitoli II e IV del Libro del Sinodo».
Scopo precipuo dell’Assemblea di settembre sarà «chiarire l’impegno del collaborare tra comunità parrocchiali per predisporre il futuro della nostra Chiesa»; ma l’obiettivo ultimo resta sempre «la sua adesione al Vangelo e la sua testimonianza». Per questo l’Assemblea sinodale – il Vescovo lo evidenzia – «intende essere un passaggio essenzialmente spirituale e pastorale per corrispondere, oggi, alla chiamata e al mandato di Gesù». [DF]