Solennità della Santissima Trinità alla ripresa del Tempo Ordinario

Nel prossimo periodo alcune solennità del Signore.

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Il Cero pasquale è stato rimosso dal presbitero e ricollocato vicino al fonte battesimale. E’ un segno della conclusione del tempo pasquale. Il Cero sarà utilizzato nel rito del Battesimo e collocato, segno pasquale, accanto alla bara del Defunto nei funerali cristiani.

Anche il colore bianco del coprileggio all’ambone e delle tendine del Tabernacolo è stato sostituito con il colore verde. E’ il colore che caratterizzerà tutto il tempo ordinario. Dal giorno dopo Pentecoste fino al sabato prima dell’Avvento sarà sempre questo tempo liturgico a segnare le settimane e domeniche, Poche saranno le eccezioni  in calendario.

Feste del Signore

Le prime domeniche dopo la ripresa del Tempo Ordinario hanno la celebrazione di due solennità:  “Santissima Trinità” e  “Corpo e Sangue del Signore”, il “Corpus Domini”. Fanno parte di quel gruppo di feste collocate nel corso del Tempo Ordinario e definite “Solennità del Signore nel tempo “fra l’anno”.  Accanto alle due già citate si tratta del “Sacratissimo Cuore di Gesù”’ Trasfigurazione del Signore, Nostro Signore Gesù Cristo re dell’Universo.

La Solennità della “Santissima Trinità”

La presenza del Mistero della Santissima Trinità nella Liturgia è ben richiamata da continue espressioni nelle varie preghiere ufficiali della Chiesa.  Una festa Liturgica è stata inserita nella chiesa occidentale nel 1331, da Papa Giovanni XXII. Una devozione particolare si era sviluppata dal secolo X. La presenza della Trinità è stata costante nella prospettiva della salvezza. Celebrata e creduta “Dal Padre, per il Figlio, nello Spirito Santo”.  L’attenzione sia teologica che devozionale, ha trovato il culmine nella istituzione liturgica della solennità denominata “Santissima Trinità”.

Va ricordato che gli Orientali ignorano questa solennità come festa liturgia.

Parola di Dio nei tre cicli ed il testi delle Preghiere nelle celebrazioni invitano alla contemplazione del Mistero che è al centro della Fede cristiana. Cristo si manifesta Figlio di Dio, rivela il Padre e, con Il Padre, annuncia, promette ed invia lo Spirito Santo.

Il significato ed il valore di questo mistero che illumina la vita del cristiano è riassunto in alcune parole del documento sulla Divina Rivelazione “Dei Verbum” “Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontà (cfr. Ef 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, hanno accesso al Padre nello Spirito Santo e sono resi partecipi della divina natura (cfr. Ef 2,18; 2 Pt 1,4). Con questa Rivelazione infatti Dio invisibile (cfr. Col 1,15; 1 Tm 1,17) nel suo grande amore parla agli uomini come ad amici (cfr. Es 33,11; Gv 15,14-15) e si intrattiene con essi (cfr. Bar 3,38), per invitarli e ammetterli alla comunione con sé.” (DV 2)

Testi delle Preghiere Liturgiche

I testi delle Preghiere sono significativa espressione della fede ed esprimono anche il legane con la vita dei fedeli. Nella solennità della Santissima Trinità accanto a testi elaborati sul piano strettamente teologico (tra questi le parole del Prefazio proprio) ci sono le collette, specie quelle più recenti, che diventano espressione anche illuminante del Mistero del suo rapporto con la nostra esistenza.  Il testo della colletta più comune, proposta dal Messale per i tre anni, si esprime così: “O Dio Padre, che hai mandato nel mondo il tuo Figlio, Parola di verità, e lo Spirito santificatore per rivelare agli uomini il mistero della tua vita, fa’ che nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità e adoriamo l’unico Dio in tre persone”. Le altre collette, una per ogni anno, si esprimono così: Ti glorifichi, o Dio, la tua Chiesa, contemplando il mistero della tua sapienza con la quale hai creato e ordinato il mondo; tu che nel Figlio ci hai riconciliati e nello Spirito ci hai santificati, fa’ che, nella pazienza e nella speranza, possiamo giungere alla piena conoscenza di te che sei amore, verità e vita”(Anno C, il corrente). “Padre, fedele e misericordioso, che ci hai rivelato il mistero della tua vita donandoci il Figlio unigenito e lo Spirito di amore, sostieni la nostra fede e ispiraci sentimenti di pace e di speranza, perché riuniti nella comunione della tua Chiesa benediciamo il tuo nome glorioso e santo”(Anno A). “O Dio altissimo, che nelle acque del Battesimo ci hai fatto tutti figli nel tuo unico Figlio, ascolta il grido dello Spirito che in noi ti chiama Padre, e fa’ che obbedendo al comando del Salvatore, diventiamo annunziatori della salvezza offerta a tutti i popoli”(Anno B).

Giuliano Follin