Marta di Laggio, Chiara e Lucia operanti ad Arabba

Tre giovani donne si consacrano alla sequela del Maestro

Domenica 8 settembre a Vigo di Cadore la professione di Marta; sabato 21 settembre alle Grazie la veglia per Lucia e Chiara

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Se nel nostro panorama ecclesiale accade spesso – anche se “spesso” è una parola grossa – di assistere o almeno di sentir parlare di giovani che scelgono di servire il Signore abbracciando la vita religiosa o assumendo il ministero presbiterale nella Chiesa diocesana, la declinazione di genere è quasi sempre, bisogna ammetterlo, al maschile… Un bel giro di parole che per i grossolani suona “se pochi sono i preti, ancora meno le suore…”. Un ragionamento statistico che forse ha la sua legittimità, ma che alla fine svilisce e non dà ragione del tempo in cui viviamo. E poi non mancano – è questo ne è il caso – scelte di giovani donne che decidono anche oggi di spendere la propria vita alla sequela del Maestro di Nazareth, il quale continua a chiamare, percorrendo i sentieri della “nostra” storia. Ammirazione, preghiera, gratitudine, ma anche una certa difficoltà a capire fino in fondo: sono molti i sentimenti che si affastellano in questi casi. Eppure è un fatto quello che segnaliamo – e del quale rendiamo grazie – nel comunicare il dono della vita religiosa scelta da alcune giovani che arricchiscono e servono la nostra diocesi di Belluno-Feltre. Un dono che, come detto in premessa, di certo non è ordinario né scontato.

Il prossimo mese di settembre, infatti, la nostra Chiesa vivrà due momenti significativi che vedranno al centro la scelta definitiva di Marta Ronzani, attraverso i voti perpetui nella Congregazione delle Figlie della Chiesa, celebrati solennemente domenica 8 settembre (ore16) a Vigo di Cadore, e la Veglia di preghiera nel santuario agordino della Madonna delle Grazie la serata di sabato 21 settembre (ore 20,30) in cui, in forma comunitaria, vengono accompagnate verso il loro “si” definitivo Lucia Barbazza e Chiara Busato. Insieme ad altre due loro consorelle, Sara e Francesca, Lucia e Chiara vivranno infatti la loro professione definitiva il 29 settembre a Castelfranco Veneto fra le Discepole del Vangelo. L’Istituto religioso, sorto alcuni decenni fa in diocesi di Treviso – caratterizzato, tra l’altro, per una cospicua parte da vocazioni giovani – e opera in diocesi ormai da vent’anni, in principal modo nelle parrocchie del decanato di Livinallongo.

Nell’apprestarci ora a conoscerle, possiamo solo accontentarci di brevi pennellate biografiche: niente di più semplice, che tuttavia nulla toglie alla carica di simpatia a trepidazione che caratterizza queste storie, sicuramente non ignote a chi già è loro vicino ma di certo utili a chi non le conosce (ancora). Di Marta (classe 1986) possiamo dire che diventa a tutti gli effetti “figlia della Chiesa”, ma è innanzitutto figlia della nostra Diocesi, figlia del Cadore, nello specifico di Laggio, dove è cresciuta e da cui ha intrapreso il percorso di studi in psicologia a Mestre e portando avanti l’impegno – anche questo, molto tipico e locale – di maestra di sci. Anche la Congregazione di cui fa parte porta in sé un legame col Cadore: è interessante notare come la prima approvazione diocesana dell’Istituto porti la firma di un compaesano di Marta, il cardinale Adeodato Piazza, allora Patriarca di Venezia. Entrata nella vita religiosa dieci anni fa, Marta ha vissuto diverse esperienze a Vicenza e a Foggia per giungere a Roma, dove tutt’ora risiede, dove sta concludendo gli studi teologici e seguendo il locale centro eucaristico, secondo lo specifico carisma della famiglia religiosa di cui fa ormai parte coniugando vita contemplativa e apostolato.

Lucia (classe 1984) e Chiara (1979) provengono entrambe dalla vicina diocesi di Treviso, rispettivamente da Ponzano Veneto e da Maerne. Le accomuna una vita particolarmente attiva nel contesto parrocchiale di provenienza, anche a livello associativo negli scout e in Azione Cattolica; diverso è stato l’impegno nelle scelte: Lucia ha conseguito la laurea in architettura a Venezia, Chiara si è inserita subito nel mondo del lavoro. Tuttavia la chiamata del Signore, attraverso la strada della consacrazione ispirata al particolare carisma di Charles de Foucauld, ha marcato in modo profondo il loro percorso di fede, fino a portare Lucia ad esprimere i suoi voti temporanei nel 2014 e Chiara due anni più tardi nella famiglia religiosa delle Discepole del Vangelo. Vivono con altre sorelle in un ambiente assai diverso dalla pianura veneta, a San Giovanni di Arabba, dove, oltre alla vita di comunità e della parrocchia, esprimono significativamente la loro testimonianza lavorando – possiamo ben dirlo – con ogni età: Lucia infatti insegna religione ai bambini e ragazzi nel locale Istituto comprensivo mentre Chiara è operatrice sanitaria presso la Casa di riposo di Pieve.

Felici del dono di una vita spesa seguendo il Signore, seppur per strade diverse, queste nostre care sorelle si apprestano così a compiere un passo decisivo che attesta, innanzitutto, la fedeltà di Dio, che non smette di fare dono del suo amore alla sua Chiesa intera, e anche il coraggio – diremmo noi, non così frequente – di dire “si” a questa sua proposta. A noi, che le accompagniamo con affetto e tanta preghiera, non resta di dire il nostro grazie e vivere, insieme a loro, lo stupore per questo germoglio di rinnovata speranza e benedizione ricamato, ancora una volta, nella nostra terra.

Erredienne