Martedì 2 dicembre anche i preti della nostra diocesi vivranno una giornata giubilare, come momento di fraternità, vissuto con semplicità, con uno sguardo comune sul futuro e con una fedeltà condivisa al Vangelo anche tra le incertezze del presente.
La giornata sarà articolata in tre momenti. La mattina è fissato il ritrovo alle ore 9.15 presso il Seminario Gregoriano di Belluno. Si inizierà alle 9.30 con una preghiera di apertura. Alle 9.45 interverrà monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e di Carpi, presidente del Comitato del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. Offrirà una riflessione sul ministero presbiterale, affrontandone la dimensione ecclesiale, quella sacramentale, la prospettiva sinodale e gli aspetti missionari. Seguirà un momento di confronto dedicato all’attualizzazione di questi temi nella Chiesa di Belluno-Feltre. A mezzogiorno i partecipanti pranzeranno insieme in Seminario.
Nel pomeriggio essi vivranno il giubileo partendo in processione alle 14.30 dalla chiesa di San Pietro, per avviarsi verso la Cattedrale, dove sarà compiuto il segno giubilare. Alle 15.00 inizierà la concelebrazione eucaristica in Cattedrale, aperta anche ai fedeli, che per questo sono espressamente invitati dal Vescovo, che tra l’altro scrive:
Mi rivolgo a tutte e tutti voi, che siete parte viva delle nostre comunità sparse sul territorio diocesano, per invitarvi a un ricordo particolare di gratitudine e di affetto nei riguardi di tutti i “nostri preti”. La circostanza è singolare: martedì 2 dicembre tutti loro, come una grande famiglia chiamata “presbiterio”, sono convocati per celebrare il Giubileo. In questo Anno Santo lo hanno celebrato con voi nelle comunità in cui svolgono il loro servizio pastorale, ma è anche significativo e bello riconoscere il dono e il legame di grazia dell’ordinazione presbiterale per cui, insieme, sono a servizio, nel nome del Signore Gesù, delle nostre 158 comunità parrocchiali.
Nell’invito che ha già raggiunto tutti i preti della diocesi, il Vescovo ha sottolineato l’importanza della presenza personale: «…non privare della tua presenza e partecipazione i confratelli. È importante che ci partecipiamo questo vicendevole invitarci». L’invito alla partecipazione è naturalmente esteso anche ai diaconi, il cui ministero — osserva il Vescovo — «dovrà essere ulteriormente approfondito nel futuro delle comunità, alla luce del percorso sinodale».
