Belluno e Feltre celebrano il Giubileo con “Rigenerati nella Speranza”

Un’esperienza interattiva con l’arte

Scrivere il proprio nome, partecipare a un’opera d’arte collettiva guidata dall'artista tedesca Lore Bert

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La diocesi di Belluno-Feltre celebra il Giubileo con due significative iniziative, unite dal progetto “Rigenerati nella Speranza: rivestiti di Cristo col Battesimo”, promosso dalla Consulta beni culturali ecclesiastici del Triveneto e curato dall’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della diocesi di Belluno-Feltre e dalla Biblioteca Gregoriana di Belluno.

A Belluno, presso il Battistero della Cattedrale, i visitatori potranno immergersi nel tema del battesimo alla luce delle riflessioni contenute nella bolla Spes non confundit ancora per domenica 25 maggio (dalle ore 14 alle 18). L’esposizione valorizza la conca battesimale con il coprifonte ligneo intagliato da Angelo Majer e Andrea Brustolon, affiancata da due registri battesimali storici (uno del 1655-1684, il secondo degli anni ’30 del 1800) che includono gli atti di battesimo di Sebastiano Ricci, Andrea Brustolon e Aristide Gabelli. Sette preziose medaglie giubilari, donate da Papa Gregorio XVI (nato a Belluno e battezzato nello stesso fonte), arricchiscono il percorso.

Contemporaneamente, a Feltre, il Museo Diocesano ospita fino al 1° novembre un percorso espositivo che pone in dialogo le opere della sua collezione permanente con i temi giubilari della misericordia e della speranza, delineati nella bolla di Papa Francesco. L’itinerario approfondisce temi cruciali come i giovani, il mistero della salvezza, Maria madre della speranza, la potenza della croce e l’attenzione verso i poveri, creando un ideale cammino di riflessione esistenziale che unisce profondità spirituale e la bellezza del patrimonio artistico locale.

Un elemento unificante e di particolare interesse in entrambe le sedi espositive è l’installazione interattiva concepita dall’artista tedesca Lore Bert, che offre ai visitatori una dimensione esperienziale unica e coinvolgente.

Il gesto del nome: un’opera d’arte collettiva

In occasione di questa celebrazione giubilare, Lore Bert (nata nel 1936, artista che vive e lavora tra Mainz e Venezia, nota per le sue opere, collage e sculture su carta che esplorano le connessioni tra scienza, storia, filosofia e poesia) ha ideato un’installazione che invita attivamente il pubblico a partecipare alla creazione di un’opera d’arte collettiva. Questa, dal titolo Toward The Light – Verso La Luce, sarà esposta in occasione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2026 nella chiesa di San Fantin.

Sia a Belluno che a Feltre, i visitatori troveranno una postazione dedicata dove potranno partecipare all’opera scrivendo il proprio nome – primo dono ricevuto e segno distintivo della propria unicità – su una speciale carta fornita dall’artista. Un gesto apparentemente semplice ma potente perché trascende la mera registrazione, divenendo un momento di profonda riappropriazione della propria identità, e rappresenta l’unione dei nomi di tanti per contribuire a formare un’unica luce collettiva di speranza e rigenerazione. Un percorso comune che guarda lontano, con la forza evocativa della luce e della carta su cui si depositano i nostri nomi, segni vivi di una speranza condivisa.

Questa raccolta di nomi si estenderà a tutte le diocesi del Triveneto e confluirà in un’unica, grande opera d’arte collettiva. L’iniziativa sottolinea il profondo senso di comunità e di appartenenza che scaturisce dal sacramento del Battesimo, evidenziando come le singole identità si uniscano in un unico corpo spirituale. La sensibilità di Lore Bert per i materiali e i significati profondi si sposa perfettamente con il tema della rinascita e della comunità celebrato in questa mostra.

Giorgio Reolon