Abbiamo vinto contro il freddo della sera e contro il gelo della moderna comunicazione falsata dai social che ferisce come una spada, abbiamo vinto contro il conformismo smascherandoci per impegnarci in ciò che crediamo, abbiamo scelto di percorrere La Strada, quella più difficile, quella vera, abbiamo sconfitto l’indifferenza con il “coraggio di essere umani”, ci siamo liberati dei pesi che, come massi, opprimono le nostre anime e siamo giunti nella nostra luminosa Galilea: la nostra quotidianità, terra di incrocio di civiltà e terra di frontiera per accogliere il messaggio declamato dal Vescovo Renato: “Non abbiate paura … è risorto!”
Tutto questo è successo venerdì scorso quando un gran numero di persone si è messo in cammino per l’ultimo appuntamento della Via Crucis ei giovani 2018, che ha visto protagonisti i gruppi giovani parrocchiali e scout di Sedico, Gron, Sospirolo, Mas, Roe e Bribano.
Siamo Partiti dalla bottega del falegname, allestita vicino all’oratorio di S. Nicolò di Bribanèt, dove la croce per Gesù era in costruzione e siamo arrivati alla luce della sua risurrezione, alla chiesetta illuminata a giorno di S. Lucia di Longano, percorrendo “il giro delle Osèlete”, un itinerario che per molti residenti è un rituale percorso alla ricerca di pace e ossigenazione.
Il coinvolgimento dell’intera comunità è stato il segno evidente della presenza in mezzo a noi di un Gesù risorto, di un Gesù che si è fatto uomo per camminare quotidianamente con noi, di un Gesù che ci precede e che, a dispetto delle nostre aspettative, non sempre si trova nei luoghi convenzionali della fede.
Gesù c’era nella collaborazione tra i vari gruppi che hanno animato le varie stazioni, c’era in ognuno dei lumini che a centinaia hanno illuminato il nostro cammino, c’era nella disponibilità delle persone che hanno accettato di partecipare in qualunque modo.
Quindi, non abbiate paura se non lo trovate quando lo cercate in un sepolcro vuoto, lui non è lì.
Loretta Da Gioz
