Lettera al presbiterio

Prot. n. 49/20
22-04-2020

Carissimi,

nella speranza che tra il presbiterio e nelle nostre comunità ci sia pace e anche salute, pur tra le difficoltà e la trepidazione della situazione, vi comunico alcune utili informazioni.

  1. Venerdì scorso ho inviato a tutti i vicepresidenti dei Consigli pastorali una lettera che vi allego, per formulare loro l’augurio pasquale e, tramite loro, anche agli altri consiglieri. Oltre a questo vi è l’invito a predisporsi – innanzitutto personalmente – ad un atteggiamento di discernimento su quanto stiamo vivendo. Ho formulato loro qualche stimolo, incoraggiando a un confronto con i propri parroci, prima che si programmino iniziative particolari. Mi è sembrato opportuno raggiungerli direttamente con una lettera. Comunicheremo più avanti eventuali altri passi da compiere.
  2. Ricordo a tutti che dobbiamo attenerci ancora alle indicazioni che abbiamo ricevuto in vista della Settimana Santa. Non siamo abilitati a cambiare le disposizioni che hanno regolato quelle celebrazioni. Vi riporto due punti delle note inviate, il 19 aprile, dalla Segreteria Generale della CEI. Ci possono essere utili per regolarci sull’apertura e la frequentazione delle chiese e sulle forme di celebrazioni “senza concorso di popolo”:
    1. “L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la prevista autodichiarazione. Resta ferma tuttavia la sospensione di tutte le cerimonie, anche religiose”.
    2. Sino al 3 maggio si continua nella linea degli Orientamenti condivisi lo scorso 25 marzo, dove si propone che per un “minimo di dignità alla celebrazione, accanto al celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione”.
  3. Attendiamo, comunque, le disposizioni che regoleranno la vita di tutti, nella fase 2, a partire dal 3 maggio. Cerchiamo di essere realisti e di non suscitare da ora aspettative inopportune. Qualcuno chiede indicazioni sulle iniziative dell’estate. A riguardo vi riporto, dalle note della Segreteria generale della CEI, questo passaggio che riguarda «la proposta di luoghi e iniziative educative rivolte a bambini e ragazzi, e il coinvolgimento di giovani in qualità di animatori». La Segreteria della CEI dichiara: «La Segreteria Generale ha incontrato sia al Viminale come al Comitato Scientifico una ferma posizione, alla luce della convinzione che a luglio non vi saranno ancora le necessarie condizioni di sicurezza». Cosa può significare? Penso che non dobbiamo fare promesse di particolari iniziative o proposte estive. Occorre che attendiamo precise indicazioni.
  4. Un’ultima annotazione riguarda l’esercizio della carità. Si sta aprendo molto questa esigenza per le nostre comunità ecclesiali. Occorre attenzione a cogliere questo “segno dei tempi”: la carità sta nel cuore della vita cristiana. Fin da ora possiamo cogliere dei bisogni e delle opportunità di testimonianza di carità, da parte delle nostre parrocchie, ovunque sia necessario.

Chiudo incoraggiando a continuare nel paziente sostegno a tutti coloro che sono più direttamente impegnati in situazioni di contagio e di rischio, assumendoci tutti le responsabilità da cittadini e da “prossimi” gli uni degli altri. Sappiamo che in questi giorni è particolarmente complicata la situazione delle Case di soggiorno per anziani, sul nostro territorio.

Nel vicendevole aiuto di preghiera e di fraternità, un caro saluto

Belluno, 22-04-20

+ Renato, vescovo