I Sindaci adottano una tappa del Cammino

Cammino delle Dolomiti, la Provincia chiederà ai Comuni di “adottare” un segmento del tracciato

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È stato avviato nelle ultime settimane il percorso con la Regione Veneto, per giungere al riconoscimento regionale del Cammino delle Dolomiti, itinerario ad anello ideato dalla Diocesi a seguito del Sinodo celebrato negli anni 2002-2006 e promosso d’intesa con la Provincia di Belluno. Il riconoscimento è una misura che rientra nel progetto regionale “Cammini veneti” (legge regionale 4/2020), con cui vengono ideate diverse azioni di promozione dello sviluppo sostenibile del territorio e del patrimonio naturale, storico-paesaggistico e delle tradizioni locali. La Regione infatti intende definire e individuare la Rete dei Cammini veneti. E all’interno di questa azione, Provincia e Diocesi, con la partecipazione della Dmo Dolomiti, hanno voluto rinnovare la promozione del cammino, inserendolo nella lista degli itinerari di particolare interesse regionale.

Il Cammino delle Dolomiti è un percorso ad anello di circa 500 chilometri (senza contare le digressioni) che abbraccia quasi tutto il territorio della provincia di Belluno: trenta tappe con partenza ideale e arrivo a Feltre (al santuario dei Santi Vittore e Corona) e passaggi in Valbelluna, Agordino, Cadore e Alpago, lungo luoghi di pregio naturalistico e di rilievo religioso, sui luoghi di Papa Luciani, tra i boschi meta di vacanza di Papa Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Il lavoro per l’inserimento nella Rete dei Cammini veneti è stato preceduto nei mesi scorsi da un impegnativo restyling del sito internet e della promozione, attività curate da un gruppo di lavoro istituito appositamente dal Vescovo, sotto l’edgida dell’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro. Adesso si vede la necessità che sia individuato un responsabile per ogni segmento dell’itinerario, così da coordinare la manutenzione e le segnalazioni di eventuali problemi lungo il percorso. È per questo che la Provincia, nei giorni scorsi, ha presentato il Cammino ai sindaci, e sta inviando a tutti i municipi la proposta di collaborazione. Spiega il consigliere provinciale delegato a cultura e ambiente, Simone Deola:

«In un’epoca di grande attenzione alle politiche green, abbiamo l’occasione di promuovere il nostro territorio attraverso il turismo “lento”. E in questo senso il Cammino delle Dolomiti rappresenta una delle tante possibilità del Bellunese, in grado di tenere insieme trekking, escursionismo e fede. Chiediamo ai Comuni di collaborare, individuando una persona, una figura o un gruppo che possa raccogliere le segnalazioni degli utenti, in modo tale da coordinare gli interventi di manutenzione e di miglioria. La nostra volontà, di concerto con la Diocesi che ha ideato il Cammino, è di promuovere l’itinerario come proposta turistica, insieme alla Dmo Dolomiti. E il riconoscimento all’interno del progetto regionale sarebbe un motivo in più per attirare gli appassionati del turismo sostenibile, che sono sempre più diffusi».

Risponde l’Ufficio diocesano di pastorale sociale:

«Ringraziamo la Provincia e la Dmo per la collaborazione attiva che rende la misura di quanto il territorio, unito, creda nella promozione del Cammino. Grazie a questo lavoro di squadra sarà possibile dare nuovo slancio e concretezza a un progetto che è già realtà da 15 anni e che ha portato già diversi escursionisti sulle tappe del Cammino».