1° marzo, memoria di sant’Albino o, meglio, dei santi Albini, perché la Chiesa ricorda sant’Albino di Angers (V secolo) e sant’Albino di Vercelli (IV secolo). In quale dei due si riconoscesse non lo sappiamo, comunque il 1° marzo era l’onomastico del nostro don Albino Luciani. È l’occasione colta dall’Editore per annunciare l’uscita del volume “Albino Luciani. Briciole di attualità“, curato da don Davide Fiocco, direttore del Centro Papa Luciani e collaboratore della Causa di canonizzazione.
Tema di fondo di questo volume è che la testimonianza di papa Luciani ha un valore anche per oggi, oltre quarant’anni dopo la sua morte. L’attenzione alla povera gente, dichiarata con forza fin sul Soglio di Pietro; la sottolineatura del volto misericordioso di Dio, che prelude alle parole di papa Francesco; la disponibilità a mettersi in discussione nel Concilio Vaticano II, contro l’antifona del “si è sempre fatto così”; il forte richiamo contro la violenza delle parole; l’indiscussa lealtà verso il Papa regnante. Basta scorrere l’indice, per avvertire l’attualità del messaggio di Papa Luciani.
È questo il primo numero di una collana che Tipi Edizioni – Tipografia Piave di Belluno dedica al ricordo di Papa Luciani. Una serie di volumetti agili, con taglio divulgativo, destinati a un pubblico vasto. Volumi tuttavia che sono stati affidati a studiosi, che hanno approfondito seriamente la figura del Papa.
Alla collana è stato dato il titolo “Polvere“, ispirato a una metafora che ritorna nella spiritualità di Luciani. Aveva detto, appena eletto vescovo di Vittorio Veneto: «Certe cose il Signore non le vuole scrivere né sul bronzo, né sul marmo, ma addirittura nella polvere, affinché se la scrittura resta, non scompaginata, non dispersa dal vento, sia bene chiaro che tutto è opera e tutto è merito del solo Signore […] io sono la pura e povera polvere; su questa polvere il Signore ha scritto». La scrittura è rimasta, non è stata dispersa dal vento della storia. Questi volumi ne riprendono la traccia.