Dalla solidarietà al coordinamento e alla concretezza

Il Vescovo incontra il presidio dell'ACC in piazza Duomo

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Dalla mattina di lunedì 12, un presidio di lavoratori e sindacalisti è presente in piazza Duomo, davanti alla Prefettura di Belluno, per tenere alta l’attenzione sul grande problema dell’ACC di Trichiana, azienda che dà lavoro a 315 lavoratori della Valbelluna.

Nel pomeriggio di mercoledì 14 anche il vescovo Renato si è fermato con loro, come segno di solidarietà, in un breve incontro informale. Poche parole, ricordando l’importanza di essere concreti, perché in questo periodo già difficile dare illusioni non fa che rendere ancora più difficile il cammino delle famiglie coinvolte. «Penso che la cosa peggiore sia illudere. La Costituzione dice che la Repubblica si fonda sul lavoro, ma non su un lavoro “chiacchiera”. Stiamo parlando di un lavoro che mette assieme tante esigenze, bisogni, possibilità. Il lavoro non può essere “tirato da una parte e poi dall’altra”, tolto, in balia del denaro. Bisogna mettere al centro la dignità delle persone, il valore di condivisione, che è anche etico e religioso. Anche papa Francesco ha posto l’attenzione su queste tematiche».

Giovedì 15 – ha detto al Vescovo il segretario generale della Cgil di Belluno, Mauro De Carli – «ci sarà l’incontro tra il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e i presidenti delle Regioni Veneto e Piemonte». Al vertice parteciperanno «anche i rispettivi assessori regionali al lavoro. Le parti sociali, però, non sono state coinvolte, nonostante si chieda ormai da mesi un incontro al Ministero dello Sviluppo economico».

Il Vescovo ha manifestato la preoccupazione dell’intera diocesi per la situazione occupazionale nella nostra provincia, pensando anche ai mesi che seguiranno la crisi pandemica in atto: «Ci sentiamo tutti parte in causa, perché non stiamo parlando di una questione marginale, che riguarda solo una categoria di persone. In gioco c’è il vissuto delle nostre comunità, delle nostre famiglie». E ha aggiunto un invito esteso a tutte le parti: a passare dalla solidarietà al coordinamento e alla concretezza.