Presso la sacrestia di San Rocco e il Centro Giovanni XXIII a Belluno

“Dentro l’esodo” e “Back to life”

Due mostre che raccontano il viaggio nella vita delle persone

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“Dentro l’esodo” e “Back to life”, un viaggio di andata e ritorno è quello raccontato dalle due mostre di Emanuele Confortin riunite assieme e proposte dal 21 novembre al 23 dicembre (da lunedì a sabato compreso dalle 9 alle 12:30 e dalle 15 alle 18:00) presso la sacrestia di San Rocco e il Centro Giovanni XXIII a Belluno, con ingresso da Piazza dei Martiri.

Attraverso queste immagini varie realtà del nostro territorio (le Scuole in rete per un mondo di solidarietà e pace, l’Associazione amici delle scuole in rete, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e la Diocesi di Belluno Feltre con la collaborazione dell’Ufficio scolastico, Amnesty International coordinamento di Belluno, l’I.I.S. “T.Catullo” e il  Comune di Belluno) vogliono mettere un accento e richiamare l’attenzione sul tema dei diritti umani, non con grandi proclami o discussioni teoriche, ma attraverso  l’incontro con persone concrete che combattono per la propria vita, sicurezza e dignità.

“Dentro l’Esodo. Migranti sulla via Europea”
Un tunnel di 64 impietose foto sul dramma dei migranti accompagna il visitatore attraverso un percorso in cui morte,  sradicamento, pregiudizio, rifiuto o  fatica dell’accoglienza emergono vividi da alcuni dei punti più ‘caldi’ della migrazione: il confine Siria – Turchia, le Isole Egee, la turca Izmir, capitale del traffico di esseri umani, i Paesi lungo la rotta dei Balcani.

“Back to life in Iraq. Arte, distruzione e rinascita”
La vicenda paradigmatica di Matti Al Kanun, pittore cristiano siriaco, le cui opere sono state squarciate dai pugnali dei jihadisti dell’Isis, accompagna la seconda mostra.  La furia iconoclasta dei jihadisti ha costretto Al Kanun a fuggire dalla sua casa a Bartella, cittadina nel nord dell’Iraq abitata in maggioranza da cristiani e da shabak sciiti, situata 20 chilometri a est di Mosul. Dopo la conquista nel 2014 e l’inclusione nel Califfato di Abu Bakr al Baghdadi, Bartella è stata saccheggiata e le opere di Al Kanun deturpate con dei pugnali. Ecco che l’artista siriaco decide di ripararle, trasformando il suo gesto in un importante atto di resilienza e di rinascita dalle ceneri di uno dei conflitti più cruenti dell’era moderna. Ma anche il ritorno alla vita è difficile senza la solidarietà, quella solidarietà che è stata fornita gratuitamente dai giovani dell’Accademia d’arte di Venezia, che hanno partecipato al restauro dei quadri danneggiati.

I tanti risvolti di questa storia saranno esplorati nelle sale e nel chiostro in cui si sviluppa l’esposizione e ulteriormente chiariti da Emanuele Confortin durante la presentazione di lunedì 19 novembre ore 17:30, presso il Centro Congressi Giovanni XXIII (20 novembre ore 11:00 per le scuole).

La presentazione e l’accesso alla mostra sono gratuiti.

Don Alex Vascellari
Ufficio Diocesano di pastorale dell’educazione e della scuola