Domeniche e settimane di Pasqua

Struttura e caratteristiche dei testi biblici e delle preghiere liturgiche

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Le domeniche e le settimane del Tempo pasquale sono caratterizzate da una particolare struttura della Liturgia della Parola. In ogni giorno poi i testi delle preghiere della Chiesa (testi eucologici) sono in riferimento all’evento pasquale. Significativi sono anche i cinque prefazi proposti per questo periodo e definiti “Prefazi pasquali”.

La prima Letture nelle domeniche di Pasqua

Nella struttura della Liturgia della Parola delle domeniche di questo periodo, si riscontra un’originalità particolare: nella prima lettura non si leggono brani dell’Antico Testamento, ma si legge solo il libro degli Atti degli Apostoli. Nei tre anni (A, B, C) viene presentata la vita della Chiesa delle origini come descritta dall’evangelista Luca nella sua ricerca. I brani sono presentati in progressione parallela e ogni anno viene presentato qualche elemento sulla vita, la testimonianza e lo sviluppo della prima comunità cristiana. Il titoletto posto all’inizio del brano indica, in una frase, l’aspetto che viene presentato. Quest’espressione non viene pronunciata dal lettore, ma nei vari sussidi a disposizione è possibile conoscerla e farla diventare indicazione per l’ascolto. Nella seconda domenica di Pasqua ecco i titoletti dei tre anni: «Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune» (anno A); «Un cuore solo e un’anima sola» (anno B); «Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne» (il corrente anno C). Nella terza domenica di Pasqua le sintesi dei brani sono le seguenti: «Non era possibile che la morte o tenesse in suo potere» (anno A); «Avete ucciso l’autore della vita, ma Dio lo ha risuscitato» (anno B); «Di questi fatti siano testimoni noi e lo Spirito Santo» (anno C). Si nota per queste due domeniche come da una parte si dia conto di vicende di vita, mentre nell’altra viene riportato l’annuncio presente nella predicazione degli Apostoli. Il ritornello del salmo responsoriale proclamato, aiuta, con un’espressione di preghiera, il richiamo al messaggio annunciato. Il salmo proclamato contiene dei precisi riferimenti al tema proposto.

La lettura dell’Apostolo, seconda lettura

La seconda lettura – definita dall’Ordinamento generale del Lezionario Romano “Lettura dell’Apostolo” – presenta brani dalla prima lettera di Pietro (anno A) e dalla prima lettera di Giovanni (anno B). Per il corrente anno (anno C) la fonte è l’Apocalisse. La motivazione data per questa scelta è significativa: «…sono testi che sembrano accordarsi assai bene con quel senso di fede gioiosa e di ferma speranza, che è proprio del tempo pasquale» (OGLR n. 100).

I Vangeli delle domeniche di Pasqua

La scelta che è stata fatta è quella di presentare un brano del Vangelo in relazione al Risorto con questo programma. Nella seconda e nella terza domenica di Pasqua vengono presentate le apparizioni del Cristo Risorto. La rilevanza del brano di Giovanni (20,19-31) che riporta l’apparizione di Gesù la sera di Pasqua con il saluto pasquale «Pace a voi» e il suo ritorno otto giorni dopo con a presenza anche di Tommaso, ha portato alla decisione di proclamarlo ogni anno. Il testo proposto come “Canto al Vangelo” è anche una precisa chiave interpretativa e un forte richiamo alla spiritualità: «Perché mi hai veduto Tommaso tu hai creduto. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». Nella quarta domenica di Pasqua vengono presentati brani in riferimento alla figura di Gesù come “Buon Pastore”. I brani, diversi nei tre anni, sono presi dal testo dell’evangelista Giovanni. Nella quinta, sesta e settima domenica di Pasqua vengono proclamati brani del discorso e della preghiera del Signore Gesù dopo l’Ultima Cena. Sono testi di profonda intensità che con la loro forza entrano nel cuore dei discepoli, anche di oggi, che decidono la loro sequela del Maestro.

Va ricordato che nel calendario liturgico in uso nella Chiesa italiana la settima domenica di Pasqua è sostituita dalla celebrazione della solennità della Ascensione del Signore.

La Parola di Dio nelle ferie del tempo Pasquale

La prima lettura delle messe feriali è tratta, in forma semicontinua, dagli Atti degli Apostoli. Il ritornello del salmo responsoriale e il salmo stesso danno indicazioni interpretative sul piano teologico o di spiritualità. Il brano del Vangelo dopo aver proposto nella settimana/ottava di Pasqua i racconti delle apparizioni del Signore, riprende la lettura del vangelo di Giovanni. Sono stati scelti i testi pasquali e, in particolare il discorso e la preghiera del Signore Gesù dopo l’Ultima Cena.

Giuliano Follin

(continua)