Si è svolta nella serata di mercoledì 2 ottobre, nella chiesa di Roe, la veglia di preghiera per l’inizio del ministero pastorale dei nuovi parroci delle comunità di Bribano, Sedico e Roe, don Sandro Gabrieli e don Mirko Pozzobon.
All’inizio della sua omelia il vescovo Renato Marangoni ha ricordato che i parroci non sono capi-popolo, non arrivano per risolvere problemi, ma per camminare insieme alle comunità sulla via del Vangelo. Per farlo – ha sottolineato – è importante cominciare lasciando spazio a Dio (questo il senso della veglia che si stava celebrando) per accorgersi che ci chiede di guardare al futuro con fiducia e speranza in Lui. «Questo è il tempo della fiducia», ha rimarcato mons. Marangoni. «È vero che ci sono tante preoccupazioni e difficoltà, ma la parola di Gesù invita alla fiducia».
Riferendosi poi al Vangelo che era appena stato proclamato (con l’indicazione che per entrare nel Regno dei cieli bisogna diventare come bambini), il Vescovo ha sottolineato che Gesù in questo modo invita a partire dagli ultimi, da chi non ha potere e magari neanche un posto nella società. E l’indicazione a partire dagli ultimi si accompagna con l’invito a convertirsi perché questa è la condizione per annunciare il Vangelo nel nostro cammino.
Misurarsi sull’orizzonte del Regno dei cieli – ha spiegato ancora mons. Marangoni – implica questa capacità di apprezzare ciò che per Dio è priorità, ciò che per Lui è bello, tenendo presente che Lui per primo è il buon pastore che ci cerca, che cerca la pecora smarrita. «Cosa dovremmo avere il coraggio di lasciare per riprendere la pecora smarrita?», si è chiesto il Vescovo, sottolineando ancora l’importanza di camminare insieme e augurando alle comunità di poterlo fare.
Nel primo saluto da parroco delle sue nuove comunità don Sandro Gabrieli ha confidato di aver chiesto al Signore coraggio, il coraggio di vivere un’esperienza di Chiesa adatta al nostro tempo, il coraggio cioè di cercare ciò che è essenziale e poi di mettersi in gioco per viverlo. Coraggio – ha continuato don Sandro – vuol dire avere cuore, volersi bene reciprocamente per costruire qualcosa insieme. «Tutti abbiamo bisogno di coraggio», ha concluso. «Chiedetelo nelle preghiere anche per noi».
Anche don Mirko Pozzobon ha fatto riferimento a una parola che parla di cuore: cordialità. «Mi auguro – ha detto – che possiamo vivere in cordialità, cioè in amicizia, con relazioni semplici, camminando insieme. Dove non ci sono relazioni il Vangelo non attecchisce; sì quindi alle relazioni per far splendere il Vangelo».
Prima del termine della celebrazione c’è stato anche il saluto del sindaco Stefano Deon, che si è augurato che possa continuare la proficua collaborazione che sempre c’è stata tra Comune e Parrocchie, quello del Consiglio pastorale unitario, che ha dato il benvenuto ai due nuovi parroci, quello del pastore della Chiesa evangelica che ha ripreso le parole coraggio e cordialità, sottolineando che senza amore non si può annunciare il Vangelo, invitando a vivere l’amore che Dio ha messo nei nostri cuori e dichiarando la disponibilità al dialogo e alla collaborazione.
Gli appuntamenti previsti in occasione dell’arrivo dei nuovi parroci continueranno domani, venerdì 4 ottobre, quando don Sandro Gabrieli e don Mirko Pozzobon incontreranno a Bribano, alle 20.30, l’amministrazione comunale e le persone impegnate nelle associazioni e nel mondo del volontariato. Domenica 6, infine, alle 10, si terrà una solenne celebrazione eucaristica a Sedico, alle ore 10, durante la quale tutte e tre le comunità parrocchiali daranno il benvenuto ai loro nuovi pastori.
Carlo Arrigoni