Green pass, quando e dove serve

Nota del vicario generale, con istruzioni e documentazione

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Non è necessario chiedere o esibire la certificazione del green pass per celebrazioni e momenti di preghiera; riunioni dei consigli parrocchiali; catechismo e incontri di catechesi per giovani e adulti; prove del coro e servizio del coro durante le celebrazioni; incontri del clero; pranzi del clero; apertura dell’oratorio alla libera frequentazione; oratorio estivo; dopo scuola; concessione di spazi per assemblee condominiali. Così il vicario generale, don Graziano Dalla Caneva, in una lettera del 3 agosto ha comunicato alla diocesi, in relazione a quanto stabilito dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Sembrerebbe quindi che per il mondo parrocchiale, che conosce ad ogni estate grande fermento educativo, il tema del green pass resti del tutto marginale. Non è così. È infatti obbligatoria la verifica del certificato vaccinale per l’ingresso ai centri culturali, sociali e ricreativi (a esempio: centro anziani, centro culturale parrocchiale); proiezioni, spettacoli teatrali, concerti (sia al chiuso che all’aperto); convegni, congressi, presentazione libri; accesso a musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura; somministrazione di cibo (come nelle feste parrocchiali o sagre, eccetera; non per i centri estivi).

Alla lettera del Vicario sono allegate alcune istruzioni per la verifica del Green pass e un modulo che parroci e rettori di chiese possono far firmare a chi chiede chiese o ambienti parrocchiali per attività di ogni tipo. Nella stessa lettera si raccomanda di non derogare per nessun motivo a quanto stabilito dal protocollo nazionale per le celebrazioni liturgiche (Cei – Governo italiano, 7 maggio 2020 e successive modifiche). Si richiama infine la nota Regionale del 28 luglio con cui il Veneto chiede per attività residenziali o che prevedano contatto (sport, gite o pellegrinaggi in pullman), un tampone previo a tutti i partecipanti, anche vaccinati, da effettuarsi nelle 48 ore precedenti all’iniziativa.