Un sogno partito dall’intraprendenza di tutti

Il primo appuntamento della Scuola di Comunità a Danta di Cadore

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Il meteo decisamente autunnale non ha compromesso il primo appuntamento della Scuola di Comunità, organizzato dalla Cooperativa di Comunità Alberi di Mango a Danta di Cadore. Ospiti in chiesa parrocchiale, gli intervenuti si sono confrontati intorno al ruolo delle comunità nel favorire lo sviluppo economicamente solidale del territorio in cui abitano.

«Un sogno che è partito con il desiderio e l’intraprendenza di tutti», dice il vescovo Renato, ricordando l’avvio dell’esperienza di Alberi di Mango e che, prendendo a prestito le parole del presidente di Confcooperative Veneto Ugo Campagnaro «attraverso la cooperazione può trafficare, moltiplicare i talenti coinvolti».

L’esperienza comeliana è stata messa a confronto e in relazione con quella virtuosa di Erasmo D’Onofrio, amministratore della Cooperativa Fonderia Dante, fonderia della ghisa di San Bonifacio (VR) sorta dalle ceneri della deindustrializzazione e con altre realtà comunitarie figlie dell’esperienza di Giovanni Teneggi, direttore generale di Confcooperative Reggio Emilia.

Alla tavola rotonda, oltre ad Anna Menia, presidente di Alberi di Mango, hanno partecipato anche suor Francesca Fiorese, direttrice dell’Ufficio di Pastorale Sociale della diocesi di Padova, e Enrico De Gasperin, in rappresentanza della Fisp di Belluno, portando l’esperienza accumulata negli ultimi mesi, in vista della Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà prossimamente a Taranto.

Attorno a valori comuni come quelli espressi dall’enciclica “Laudato Si’” di papa Francesco, si può costruire un percorso virtuoso che sappia mettere in connessione il rispetto dell’ambiente, il valore dell’abitare la montagna e uno sviluppo economico tanto inclusivo quanto sostenibile, dalla progettazione fino all’attuazione delle iniziative d’impresa.

Gianluca Salmaso