I segni della Quaresima nella liturgia

Dal Mercoledì delle Ceneri alcune note celebrative di questo tempo dell’anno liturgico

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Si sta avvicinando l’inizio del tempo liturgico della Quaresima. Tale inizio è fissato il Mercoledì delle Ceneri, segnato nel calendario, sia liturgico che civile, il prossimo 22 febbraio 2023. Mi soffermerò a riassumere il significato di questo che il linguaggio ecclesiale chiama “tempo forte” e poi passerò a richiamare alcuni aspetti che, nelle celebrazioni liturgiche segnano questo periodo dell’anno.

Quaresima tempo liturgico in riferimento alla Pasqua

Nella riflessione sul tempo quaresimale è fondamentale non farne un periodo a sé stante, ma vederlo in riferimento alla celebrazione della Pasqua. Quindi non si tratta di un’austera pratica devozionale, ma un lungo tempo “sacramentale”. Così lo definisce la preghiera della Chiesa nella colletta della prima domenica: «…segno sacramentale della nostra conversione». È come un cammino verso una meta. Così si afferma in una preghiera in occasione della benedizione delle ceneri: «…attraverso l’itinerario spirituale della Quaresima, [i fedeli] giungano completamente rinnovati a celebrare la Pasqua del tuo Figlio».

In questo percorso spirituale vengono richiamati nei testi delle letture della Parola di Dio e delle preghiere della Chiesa i due aspetti che caratterizzano la spiritualità quaresimale: penitenziale e battesimale. È da richiamare come il termine “penitenza” si riferisce a un atteggiamento di conversione del cuore. Eventuali segni esteriori di penitenza-sacrificio hanno valore di segno e non fine a sé stessi. Per quanto riguarda l’aspetto “battesimale”, è per i battezzati un richiamo alla loro esperienza di “rinascita” come figli di Dio. Per coloro che al battesimo si stanno preparando (i catecumeni) è un richiamo al dono che si stanno preparando a ricevere nella Veglia pasquale.

Colore liturgico viola

L’utilizzo del colore viola nei paramenti dei sacri ministri, è uno dei richiami più forti e immediati del passaggio a un tempo diverso. Questo segno è immediatamente percepibile da coloro che sono presenti in particolare alla celebrazione della Messa. Anche l’eventuale drappo che copre il leggio sul quale è posto il lezionario, è di colore viola, come pure le tendine che adornano il tabernacolo dove è costudita l’Eucaristia.

Canti, suono dell’organo, addobbi floreali

Non si canta nelle messe festive il “Gloria a Dio”, mentre si canta nelle festività che potrebbero accadere in questo periodo. Vedi la solennità di san Giuseppe (quest’anno la celebrazione è trasferita al 20 marzo) e la solennità dell’Annunciazione del Signore (25 marzo).

L’acclamazione “Alleluia” non viene mai eseguita nel tempo quaresimale. Nel momento della proclamazione del Vangelo, il versetto del canto al Vangelo non è accompagnato dal canto dell’alleluia, ma da altre espressioni. Il lezionario indica queste parole: «Lode a te o Cristo, re di eterna gloria». Utilizzando altre espressioni simili in canto, è opportuno però conservare e proclamare le parole del versetto suggerite dal lezionario. Questa breve espressione è un preciso richiamo al brano che di seguito viene proclamato.

Il suono dell’organo è utilizzato solo come accompagnamento dei canti. È una sottolineatura dell’austerità del tempo quaresimale l’eliminazione del suono festoso, in altri tempi liturgici previsto nella celebrazione. Un altro segno di austerità è dato dalla indicazione che proibisce di ornare con fiori gli altari.

È evidente che queste che possono sembrare normative che rendono, per qualcuno, “meno belle” le celebrazioni, vanno comprese nel loro significato. Così vengono accettate e diventano “segni” che nel loro insieme aiutano a vivere, in sintonia con la Chiesa, il tempo corrente.

Altri elementi per vivere la Quaresima

Altri aspetti caratterizzano questo tempo liturgico. Mi soffermerò in altro approfondimento sul programma della Parola di Dio sia nei giorni festivi che feriali. Altro elemento è il digiuno e l’astinenza dalle carni. Per il digiuno sono rimasti solo due giorni nei quali e richiesto ai fedeli: Mercoledì delle Ceneri e Venerdì santo. L’astinenza dalle carni e richiesta il Mercoledì delle Ceneri e i venerdì fino a Pasqua. La “Via Crucis” è una pratica quaresimale sentita e ancora ben diffusa tra i fedeli e nelle comunità cristiane.

Giuliano Follin

(continua)