Come annunciato nella lettera del 12 settembre scorso, il Vescovo ha provveduto a indicare sei preti, ai quali ha chiesto di svolgere il servizio di “pro-vicari foranei”, con un mandato “a tempo”, cioè fino alla fine dell’anno pastorale 2018-2019. Essi sono:
- don Angelo Balcon (parroco di Calalzo) per il decanato di Cortina d’Ampezzo, la forania del Cadore e la forania del Comelico;
- don Francesco Santomaso (parroco di Polpet e Soverzene) per la forania di Zoldo e di Longarone e la forania dell’Alpago;
- don Andrea Constantini (parroco di Cavarzano e Sargnano) per la forania di Belluno;
- don Sandro Gabrieli (parroco di Falcade) per il Decanato di Livinallongo e la forania di Agordo;
- don Luciano Todesco (parroco di Sospirolo, Mas-Peron e Gron) per la forania di Santa Giustina e la forania di Sedico;
- don Alberto Ganz (parroco di Pedavena, Norcen, Travagola e Facen) per la forania di Feltre, la forania di Lamon, la forania di Pedavena.
Le sei “convergenze foraniali” non costituiscono una “scelta definitiva”, ma si collocano in una fase di “sperimentazione”: loro scopo è «sostenere e promuovere la collaborazione tra le parrocchie».
In questo anno di sperimentazione, i sei pro-vicari foranei dovranno soprattutto accompagnare tre passaggi della vita diocesana: il voto per rinnovare il Consiglio presbiterale; il rinnovo del Consiglio pastorale diocesano; avviare nelle sei zone un coordinamento tra le parrocchie e approfondire la collaborazione tra le parrocchie vicine.