Iconografia francescana nel convento di San Pietro

Giovedì 25 gennaio in Seminario la prima conferenza di un ciclo di incontri

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Prende il via, giovedì 25 gennaio alle ore 20:30, con la prima conferenza nell’aula magna del Seminario Gregoriano, il ciclo di incontri organizzato in preparazione alle celebrazioni per i settecento anni della dedicazione della chiesa di San Pietro a Belluno, anniversario che ricorrerà nel 2026. L’iniziativa, promossa dal Seminario Gregoriano e dalla Biblioteca Gregoriana, con la collaborazione dell’Associazione culturale “Campedel” e della Biblioteca civica di Belluno, intende valorizzare questa realtà diocesana e promuovere la conoscenza dei suoi tesori artistici e librari, questi ultimi conservati nelle due biblioteche storiche che essa ospita, la Gregoriana e la Lolliniana.

Il primo appuntamento, con la partecipazione dello storico dell’arte Giorgio Reolon e dello storico Marco Perale, sarà dedicato all’iconografia francescana nei chiostri del convento di San Pietro. Nello specifico, dapprima verrà illustrato ciò che rimane del ciclo di affreschi con miracoli ed episodi della vita di san Francesco e sant’Antonio che in origine decorava le lunette dei due chiostri dell’antico convento dei Frati francescani conventuali, pitture oggi ridotte a pochi lacerti, argomento poco noto e studiato. L’intervento offrirà i primi risultati di una recente ricerca, tuttora in corso, che ha permesso di ricostruire parzialmente i soggetti visualizzati (tra cui la rara scena del “miracolo delle mele”, non presente nei testi “ufficiali” delle Fonti francescane) allargando l’indagine al contesto, tramite il confronto con altri cicli pittorici presenti in altri conventi francescani e con le fonti scritte e visive, in particolare le stampe a carattere divulgativo e devozionale che circolavano abbondantemente a partire dalla fine del Cinquecento. Nell’ultima parte si parlerà della lunga gestazione del francescanesimo femminile a Belluno, prima il tentativo tardoquattrocentesco (con la “cappella gotica” e l’affresco dei santi Rocco e Sebastiano esterno a S. Pietro), quindi la chiesa di Loreto, con il san Francesco ritratto nelle portelle d’organo.