Inizia il tempo ordinario

È il periodo che dopo il Tempo Natalizio ci accompagna fino alla Quaresima

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Iniziato lo scorso 27 novembre 2022 con la prima domenica di Avvento, proseguito con il tempo di Natale fino alla celebrazione del Battesimo del Signore, l’anno liturgico continua il suo affiancare la comunità cristiana e i singoli fedeli nella celebrazione del Mistero di Cristo con il periodo definito “Tempo ordinario”. È denominato anche “tempo fra l’anno”. Sono trentaquattro settimane divise in due parti: la prima fino alla Quaresima (sette domeniche-settimane), la seconda dalla settimana dopo la Pentecoste (quest’anno sarà il 28 maggio), fino all’inizio del nuovo anno liturgico, il 3 dicembre 2023, con la prima domenica di Avvento.

Caratteristiche del Tempo ordinario

La denominazione non indica un tempo inferiore rispetto ad altri periodi, ma vuole indicare una celebrazione-contemplazione del mistero di Cristo non incentrate su un particolare evento, ma nella sua globalità. Di questo mistero di Cristo vengono sottolineati progressivamente alcuni aspetti sul piano teologico-biblico e di conseguenza sul piano della proposta di spiritualità per il singolo cristiano e per le comunità ecclesiali.

La Liturgia della Parola nelle domeniche del Tempo ordinario

La Liturgia della Parola delle domeniche del tempo ordinario ha come centro di riferimento il brano del Vangelo. In relazione a questo testo è stata scelta la prima lettura dall’Antico Testamento. Del tutto indipendente da questi testi è il brano proposto come seconda lettura.

La seconda domenica del tempo ordinario ha come brano del vangelo un testo di Giovanni che fa riferimento alla manifestazione di Gesù come Messia. Dalla terza domenica in poi viene letto, con lettura semicontinua, un brano del vangelo sinottico che caratterizza l’anno in corso. Per il corrente anno, denominato “anno A”, il vangelo di riferimento particolare per le domeniche è quello dell’evangelista Matteo.

La prima lettura propone un brano dell’Antico Testamento, scelto in riferimento al testo del Vangelo. Il titolo che viene indicato dal Lezionario festivo (riportato anche sui sussidi per i partecipanti alle celebrazioni) illustra la relazione che c’è tra la lettura proposta e il brano del Vangelo.

La seconda lettura, dal Nuovo Testamento, è una lettura semicontinua delle lettere di Paolo e di Giacomo. In quest’anno liturgico la seconda lettura delle prime domeniche è presa dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. È da notare che il brano proposto non ha un preciso riferimento con le altre due letture. In qualche caso si possono rilevare dei collegamenti, ma sono del tutto casuali.

La Liturgia della Parola nei giorni feriali del Tempo ordinario

Nei giorni feriali delle settimane del tempo ordinario la Liturgia della Parola è costruita secondo un particolare schema. Il brano del Vangelo è preso dai tre evangelisti sinottici proposti in quest’ordine: Marco (settimane 1-9), Matteo (settimane 10-21) Luca (settimane 22-34). Quindi in queste prime settimane del tempo ordinario, prima della Quaresima, verranno proclamati brani dal vangelo di Marco.

La prima lettura invece, corrisponde, nella mente di chi ha strutturato la Liturgia della Parola, all’obiettivo di far ascoltare in due anni i brani più significativi sia dell’Antico che del Nuovo Testamento. I due anni sono definiti Anno I (dispari) e Anno II (pari). Nel corrente anno lo schema è quello proposto per l’anno dispari. Per la celebrazione liturgica della Messa è in uso un proprio Lezionario feriale. Nell’alternanza tra i due Testamenti nelle prossime settimane ascolteremo prima brani dalla lettera agli Ebrei (per quattro settimane) e poi si passerà al libro della Genesi dai capitoli 1-11 (per due settimane). Nella settima settimana nei primi giorni fino al mercoledì delle Ceneri saranno proclamati brani dal libro del Siracide. Così nell’arco di due anni i cristiani possono accostarsi ai brani più significativi di tutto il libro sacro.

Un accostamento personale ai libri proposti

In particolare per i brani proposti nella prima lettura dei giorni feriali del Tempo ordinario (ma non solo per questi) può essere opportuno cercare il contesto dal quale sono stati presi. Sicuramente aiuta per la comprensione. Per chi ne ha la possibilità una visione prima della Messa sarebbe senz’altro utile. Lo stesso vale per chi legge la Parola in un ambito personale o familiare. Un altro suggerimento, già accennato nel passato, è quello di leggere una introduzione al libro dal quale i brani sono tratti. Molto utili ed aggiornate le introduzioni preposte ad ogni libro nella Bibbia CEI in lingua italiana.

Giuliano Follin