Dopo l’Assemblea elettiva del 1° febbraio scorso e la prolungata parentesi per il lockdown, l’Azione cattolica diocesana riprende il suo cammino. In una lettera diffusa domenica 10 maggio, il vescovo Renato annota: «Tale ripresa avviene nel contesto di una più vasta ripartenza che riguarda tutti, dopo i giorni più difficili della pandemia. Si tratta di affidarsi al Signore e di aprirsi alla sua visione», quella che era stata sottolineata nell’assemblea di febbraio, meditando sulla rivelazione a Paolo alle porte di Corinto: «In questa città ho un popolo numeroso» (18,10). Sottolinea ancora il Vescovo: «Il Signore non molla, anzi apre sempre nuove possibilità, nuove vie e fa intravedere orizzonti nuovi».
Donde l’invito: «Confido che sarete voce, presenza, testimonianza significative in essa. Confido, inoltre, che con il vostro potenziale associativo e formativo sarete lievito e sale di fraternità nella nostra Chiesa». Il Vescovo tiene ancora a sottolineare «la dimensione di laicità» che connota l’associazione, come «passione per la vita, per questo mondo, per ragazzi, giovani, adulti che avvicinerete come compagni e compagne di viaggio».
Il nuovo Consiglio diocesano, designato a febbraio, come da statuto aveva sottoposto al Vescovo una terna di nomi per la presidenza. Dopo aver singolarmente incontrato i tre candidati e il Consiglio diocesano, il Vescovo annuncia la nomina di Massimo Diana come presidente diocesano per il prossimo triennio.
Nel contempo il Vescovo esprime gratitudine a Irene Pilotto, presidente uscente, «per la generosità e la passione con cui ha svolto tale servizio nel triennio che si è concluso». La stessa Irene Pilotto viene nominata presidente della Consulta delle aggregazioni laicali.
Gratitudine viene espressa anche a don Christian Mosca, ora parroco in Alpago, che per tanti anni ha accompagnato il percorso dell’Azione cattolica, «assicurando un collegamento diretto con la vita diocesana e sostenendo la connotazione spirituale della vita associativa». A lui subentra come nuovo Assistente unitario don Graziano Dalla Caneva, Vicario generale: «Vorrei – evidenzia il Vescovo – che l’AC riconoscesse in questa designazione un forte incoraggiamento a coinvolgersi nel cammino della nostra Chiesa nello stile di sinodalità e di missionarietà che le è proprio, dall’interno della vita delle nostre comunità parrocchiali, apportando la freschezza e la creatività evangelica del collaborare in pastorale e sviluppando sinergie con le altre aggregazioni laicali presenti in Diocesi. Vi invito anche ad essere solleciti nel confronto e nel “lavorare insieme” con gli Uffici diocesani di pastorale».