Lettera del Vescovo

Le comunità fanno il punto

Si verifica la collaborazione tra «parrocchie sorelle»; la diocesi poi farà sintesi di esigenze e orientamenti

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La diocesi di Belluno-Feltre avvia la verifica del percorso di collaborazione pastorale tra le sue 158 parrocchie. Dopo tre anni di sperimentazione, il processo entra nella tappa del discernimento, per consolidare
quanto avviato e individuare possibili correttivi.

In una lettera del 15 luglio scorso, pubblicata su questo diocesano, il vescovo Renato ha sottolineato come il processo in corso non sia un’iniziativa isolata, ma il proseguimento di un’impostazione ecclesiale maturata nel tempo. Rammenta come nel Libro Sinodale già si auspicasse un coinvolgimento diretto delle comunità nei cambiamenti della struttura territoriale.

Inoltre il percorso si inserisce nel quadro del Sinodo universale voluto da papa Francesco e rilanciato da papa Leone nell’ultima Veglia di Pentecoste. In quell’occasione, il Papa ha ricordato: «Sinodalità ci
ricorda la strada – “hodós” – perché dove c’è lo Spirito c’è cammino. Siamo un popolo in cammino». Questa riflessione si collega infine con il Cammino Sinodale delle Chiese in Italia, che si concluderà a Roma nell’assemblea nazionale del 24-26 ottobre prossimi.

Nel contesto diocesano, il percorso di verifica sarà completato entro l’11 novembre, festa di San Martino. Il metodo adottato prevede un coinvolgimento progressivo di organismi diocesani e parrocchiali.

Dopo un primo momento in seno al Coordinamento foraniale, la fase centrale è rappresentata dal lavoro dei Consigli pastorali, che prepareranno le Assemblee parrocchiali o inter-parrocchiali. Queste si terranno
entro il 30 settembre, saranno aperte a tutti i battezzati e rappresenteranno il momento più partecipato del discernimento.

L’Assemblea parrocchiale non sarà una semplice riunione, ma un momento ecclesiale in cui la comunità si confronta sul senso e sulle modalità della collaborazione. Avrà un tono spirituale e sinodale: è prevista la proclamazione del brano di Atti 15,1-31 – la prima assemblea di Gerusalemme – per sottolineare la dimensione comunitaria del confronto. Il Consiglio Pastorale illustrerà le motivazioni della collaborazione. I criteri di riferimento sono contenuti nella Carta d’Intenti e nella Mappa delle Collaborazioni, documenti che identificano quattro aspetti fondamentali: la progettazione condivisa, il funzionamento dei
Consigli pastorali unitari, il lavoro in équipe e lo stile sinodale dei ministeri. Il Consiglio pastorale presenterà all’Assemblea il frutto del lavoro fatto, favorendo osservazioni e proposte da parte dei presenti.

La verifica mira a valutare l’esperienza, mettendo in luce risultati, criticità e prospettive. Si vuole tracciare una mappa realistica dei punti di forza, delle difficoltà incontrate e delle esigenze future, tenendo conto di quanto emerso nei tre anni di sperimentazione. L’incontro potrà aprire alla possibilità di accorpamenti tra parrocchie, soprattutto nei casi di comunità già in stretta sinergia. Tuttavia, non si prenderanno decisioni immediate: l’Assemblea serve a far emergere esigenze e orientamenti, che saranno poi valutati a livello foraniale e diocesano.

La verifica si concluderà in autunno, con una fase di sintesi che potrebbe culminare in un’Assemblea diocesana.

Infine il vescovo Renato si augura e augura a tutti: «Continuiamo nella fiducia. Buon cammino!».