Dal 14 al 17 novembre a Crespano del Grappa

Le diverse prospettive del seminare

Dai giorni di formazione per presbiteri e diaconi una rinnovata fiducia nel tempo che stiamo vivendo

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Si sono svolti dal 14 al 17 novembre i giorni di formazione per i presbiteri e i diaconi della nostra Chiesa locale, nel Centro di spiritualità e cultura “don Paolo Chiavacci” di Crespano del Grappa.

L’evento, che ha coinvolto una quarantina di partecipanti e che aveva come titolo “Il seminatore uscì a seminare”, è stato fin da subito un prezioso momento di riflessione sulla stagione che viviamo, sul contesto ecclesiale e sul ministero del prete e del diacono; al centro di tale riflessione la parabola del seminatore raccontata nei vangeli.

Questa parabola è stata letta da diverse prospettive: c’è stato l’intervento scientifico dell’agronomo Luca Conte che ha aiutato a cogliere la ricchezza di interazioni che accadono tra il seme e il terreno che lo ospita; poi è seguito il contributo estetico-artistico di Ester Brunet che ha fornito spunti interessati per entrare nell’interpretazione del seminatore dei pittori Jacopo Bassano e di Vincent Van Gogh; notevole anche quanto offerto da Leonardo Paris che ha aiutato a cogliere lo spessore teologico della parabola. È stata molto apprezzata anche la presentazione di taglio esistenziale di Lucia Vantini che ha sollecitato i partecipanti a leggere il ministero ordinato alla luce della dinamica del seme che muore per portare frutto; infine ci sono state le due belle testimonianze di sorella Mariachiara Vighesso e sorella Sara Tamai, che hanno raccontato la loro esperienza di evangelizzazione dentro contesti socialmente difficili.

Anche se la riflessione ha occupato un posto importante nella dinamica delle varie giornate, non è stata l’unico ingrediente degno di nota, anzi: il bel clima che si è creato tra i partecipanti, i momenti di preghiera, il ritmo per una volta un po’ disteso, l’ascolto reciproco esercitato negli incontri di gruppo, i pasti insieme e gli scambi fraterni, fanno dire che è stata davvero una bella occasione di formazione.

don Luciano Todesco