Le ultime settimane dell’anno liturgico

La “Liturgia della Parola” nelle ultime settimane dell’Anno liturgico; indicazioni per l’ascolto dei testi proposti

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L’Anno liturgico, iniziato lo scorso novembre 2020, sta vivendo le sue ultime sei settimane. Domenica 28 novembre 2021 inizierà il nuovo Anno liturgico con la prima domenica di Avvento.

La Parola di Dio proposta nelle celebrazioni delle Messe festive e in quelle dei giorni feriali è stata scelta con particolari criteri, proprio in riferimento all’ultimo periodo dell’anno. La conoscenza di questi criteri aiuta senz’altro la comprensione e indirizza nel cogliere quanto proposto dalla celebrazione liturgica alla spiritualità dei fedeli, cioè alla loro vita.

I testi della Parola nelle Messe festive

Come ormai sicuramente noto ai lettori di queste riflessioni, la liturgia della Parola delle domeniche del Tempo ordinario ha come elemento centrale il Vangelo, anticipato, come chiave di lettura dal breve testo del canto al Vangelo. Il compilatore di detta liturgia ha scelto il brano della prima lettura, presa dall’Antico Testamento, in base a un riferimento tematico al brano del Vangelo. Il salmo responsoriale con il suo ritornello è una risposta con diverse prospettive a quanto annunciato nel testo proclamato come prima lettura e che acquista il suo pieno significato una volta ascoltato il brano evangelico. La seconda lettura segue, nei testi proposti, un suo percorso autonomo. Solo casualmente questo testo ha riferimenti collegati ai temi contenuti nelle altre due letture.

In queste ultime domeniche del Tempo ordinario, dalla 28ma alla 34ma, il Vangelo proclama i testi degli ultimi capitoli dell’evangelista che accompagna lo svolgersi dell’anno (nell’anno in corso si tratta di Marco). In questi testi, con accentuazioni più o meno forti, viene trattato il tema escatologico, il riferimento alle realtà “ultime” dell’esistenza umana e del mondo nel suo insieme. Un’indicazione della prospettiva escatologica viene suggerita dalle parole del canto al Vangelo. Nelle ultime domeniche di quest’anno tali parole sono molto chiare e precise.

I brani della prima lettura sono presi ogni domenica da un autore diverso. La comprensione e il legame con il brano del Vangelo, come già accennato, sarà più facile dopo l’ascolto del testo evangelico. Temi biblici e approfondimenti autonomi possono comunque risultare utili, ma non sono nello spirito che ha dato origine ai libri liturgici che sono i lezionari festivi. La seconda lettura segue anche in queste domeniche un percorso autonomo secondo uno schema che è stato presentato nell’Ordinamento generale del Lezionario romano, allegato ai lezionari. In queste ultime domeniche dell’Anno liturgico il brano proposto è preso dalla Lettera agli Ebrei (capitoli 2-10).

I testi della Parola nelle Messe feriali

Anche la Liturgia della Parola delle Messe feriali delle ultime settimane dell’Anno liturgico presenta uno schema fisso di anno in anno per il Vangelo, e nei due anni previsti in alternanza (anno I e II, dispari o pari) per la prima lettura. Da notare come le due letture sono proposte a prescindere da un legame tematico tra loro, che ci può essere, ma solo come fatto occasionale, non cercato in una precisa scelta dei testi.

L’evangelista Luca viene letto nelle settimane dalla 22ma alla 34ma. Il discorso escatologico dall’evangelista riportato è proclamato, nella sua stesura completa, in coincidenza con la fine dell’Anno liturgico.

La prima lettura nel suo progetto di letture propone brani dalla lettera ai Romani (settimane 28ma – 31ma) e di seguito, fino a conclusione delle settimane, dal libro della Sapienza, dei Maccabei e di Daniele. Quest’ultimo libro è proposto nell’ultima settimana del corrente anno (dispari) proprio per il suo carattere escatologico. Nel prossimo anno ci sarà invece l’ascolto del libro dell’Apocalisse, ancora per lo stesso motivo.

Solennità ricorrenti nel periodo

In queste prossime settimane è da notare l’inserimento di festività con una loro particolare liturgia della Parola. Si tratta della solennità di Tutti i Santi (1° novembre), della Commemorazione di tutti i fedeli defunti (2 novembre), della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo (ultima domenica dell’Anno liturgico, il prossimo 21 novembre). Queste solennità hanno una particolare liturgia della Parola che ne illumina il significato liturgico, teologico e spirituale. Anche i testi delle preghiere liturgiche (testi eucologici) nella loro formulazione, presentano questa ricchezza di contenuti.

Giuliano Follin