Maria e i santi nel Messale romano

Con il “Proprio dei Santi” continua la visitazione delle parti del libro liturgico

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La presentazione dei contenuti del Messale Romano nella sua terza edizione, è iniziata, nel precedente contributo, con i contenuti della parte denominata “Proprio del Tempo”. E’ la parte che presenta la celebrazione memoriale, ma reale, del Mistero pasquale di Cristo. La sua distribuzione nell’arco dell’Anno Liturgico caratterizza anche lo scorrere dell’anno civile. Schema e collocazione della celebrazione liturgica dei vari eventi della vicenda di Cristo sono noti, sicuramente, nell’ambito dell’esperienza ecclesiale.

“Il proprio dei Santi”

Accanto alla corposa parte del Messale sopra ricordata, va collocata quella che ha come titolo “Proprio dei Santi”. Una sua denominazione è anche quella di “Santorale”. Il “Proprio dei Santi” propone alla Chiesa universale le feste in onore della beata Vergine Maria, dei Santi e degli Angeli. Vi sono collocate anche alcune festa del Signore: la Presentazione del Signore, l’Annunciazione del Signore, la Trasfigurazione del Signore, l’Esaltazione della santa Croce. Questa parte contiene anche la celebrazione, molto nota e sentita, della Commemorazione di tutti i Fedeli Defunti.  Sono riportate le celebrazioni per l’anniversario della dedicazione delle Basiliche romane: la Lateranense, Santa Maria Maggiore e le basiliche dei santi Pietro e Paolo.

Le celebrazioni sono distribuite nel giorno fissato dal Calendario liturgico, mese per mese, da gennaio a dicembre. La prima celebrazione indicata è quella dei santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, il 2 gennaio, e l’ultima è quella di san Silvestro papa, il 31 dicembre. Il ricordo dei Santi riportati nel Messale non copre tutti i giorni dell’anno civile. Diversi santi, evidenziati dai calendari civili in uso, non sono proposti alla celebrazione liturgica di tutta la Chiesa.

Indicazioni per la celebrazione liturgica

Il nome del santo è preceduto dal giorno fissato per il ricordo liturgico. Al nome segue il titolo ufficiale di santità: martire, apostolo, evangelista, papa, vescovo, dottore della Chiesa, vergine, abate, sacerdote, diacono, religioso, religiosa, monaco, eremita. Talora c’è l’abbinamento di due titoli. Per ogni santo, il Messale presenta una brevissima sintesi della vita: notizie che servono a collocarlo  in un preciso periodo storico, e a darne, per sommi capi, le caratteristiche di santità che lo hanno fatto degno di venerazione universale.

Ogni celebrazione ha poi un suo grado di solennità. Viene  indicata, secondo importanza con i termini: “solennità”, “festa” o “memoria”. Quando non è data nessuna indicazione si tratta di una “memoria facoltativa”. Per le prime tre indicazioni la celebrazione è obbligatoria, per l’ultima il celebrante può scegliere tra la Messa feriale e il ricordo del santo.

Testi delle preghiere proprie della Messa – Testi eucologici

Per tutte le celebrazioni riportate nel Proprio dei Santi, è fissata una preghiera di “Colletta”: è un testo che nelle parole rivolte a Dio Padre prende spunto, riassumendolo, dal messaggio-testimonianza offerto dal santo ai fedeli cristiani.  Alcune celebrazioni hanno anche, con testi originali, la preghiere “Sulle offerte” e “Dopo la comunione”.  Per le altre vengono indicati testi, collocati alla fine del Proprio dei Santi, chiamati “Comuni”.  L’indicazione è scritta, come rubrica, dopo la breve biografia. Per alcuni santi le indicazioni possono essere due. Per esempio: “Comune dei Martiri” o “Comune dei Pastori” con la relativa pagine del Messale. Ogni celebrante sceglie lo schema più opportuno in relazione all’assemblea che partecipa, o, in alternativa, alla sua sensibilità.

“Comuni” nel Messale Romano

E’ questa, dei “Comuni” una terza parte del Messale che va sottolineata. Sono una serie di testi eucologici utilizzabili, nelle diverse celebrazioni, a seconda del titolo del Santo.  Oltre alle tre orazioni  sono presentate anche l’”Antifona d’ingresso” e l’”Antifona alla comunione”.

Il Messale presenta, con più possibilità, i seguenti “Comuni”: della Dedicazione della Chiesa, della Beata Vergine Maria, dei Martiri, dei Pastori, dei Dottori della Chiesa, delle Vergini, dei Santi e delle Sante.

La variazione degli schemi per ogni “Comune”, è legata a particolari caratteristiche della figura che si sta ricordando nella Liturgia. Secondo la loro propria tipologia, vengono sono scelti i testi da pregare.

(continua)

Giuliano Follin