Nella Giornata Mondiale di Preghiera del settembre prossimo

“Mettiamo fine a questa guerra insensata” l’appello di papa Francesco

Il messaggio è dedicato alla cura della nostra Casa comune

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L’Ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro accoglie l’appello lanciato dal Papa, dove vengono indicate le quattro vie per vincere sull’inquinamento e sul quotidiano e sfrenato consumismo di ogni risorsa del Pianeta. Il Papa la definisce la definisce una “guerra insensata” e:

… torna con il pensiero all’esperienza forte vissuta durante il suo viaggio in Canada sulle sponde del Lago Sant’Anna, nella provincia di Alberta, luogo di pellegrinaggio per molte generazioni di indigeni, e rievocando il suono dei tamburi invita tutti, come fece nel luglio del 2022, ad ascoltare il battito materno della terra e a far si che il nostro cuore torni a battere all’unisono con essa.

1- Gli effetti devastanti della guerra ambientale
Il consumismo rapace, alimentato da cuori egoisti, sta stravolgendo il ciclo dell’acqua del Pianeta. L’uso sfrenato di combustibili fossili e l’abbattimento delle foreste stanno creando un innalzamento delle temperature e provocando gravi siccità. Spaventose carenze idriche affliggono sempre più le nostre abitazioni, dalle piccole comunità rurali alle grandi metropoli. Inoltre, industrie predatorie stanno esaurendo e inquinando le nostre fonti di acqua potabile con pratiche estreme come la fratturazione idraulica per l’estrazione di petrolio e gas, i progetti di mega-estrazione incontrollata e l’allevamento intensivo di animali. “Sorella acqua”, come la chiama San Francesco, viene saccheggiata e trasformata in merce.

2- Convertire il cuore
È la “conversione ecologica” che San Giovanni Paolo II ci ha esortato a compiere: il rinnovamento del nostro rapporto con il Creato, affinché non lo consideriamo più come oggetto da sfruttare, ma al contrario lo custodiamo come dono sacro del Creatore. Rendiamoci conto, poi, che un approccio d’insieme richiede di praticare il rispetto ecologico su quattro vie: verso Dio, verso i nostri simili di oggi e di domani, verso tutta la natura e verso noi stessi.

3- Modificare gli stili di vita e le politiche
I leader mondiali presenti al vertice COP28, in programma a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre di quest’anno, devono ascoltare la scienza e iniziare una transizione rapida ed equa per porre fine all’era dei combustibili fossili. Secondo gli impegni dell’Accordo di Parigi per frenare il rischio del riscaldamento globale, è un controsenso consentire la continua esplorazione ed espansione delle infrastrutture per i combustibili fossili. Alziamo la voce per fermare questa ingiustizia verso i poveri e verso i nostri figli, che subiranno gli impatti peggiori del cambiamento climatico. Faccio appello a tutte le persone di buona volontà affinché agiscano in base a questi orientamenti sulla società e sulla natura.

4- Comunione e sinodalità per seminare giustizia
Ogni sorgente aggiunge il suo contributo unico e insostituibile, finché tutte confluiscono nel vasto oceano dell’amore misericordioso di Dio. Come un fiume è fonte di vita per l’ambiente che lo circonda, così la nostra Chiesa sinodale dev’essere fonte di vita per la casa comune e per tutti coloro che vi abitano. E come un fiume dà vita a ogni sorta di specie animale e vegetale, così una Chiesa sinodale deve dare vita seminando giustizia e pace in ogni luogo che raggiunge.

Fonte Vaticans News