Era il decano dei preti diocesani

È morto don Francesco Zanderigo

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È morto ieri sera a Casa «Padre Kolbe» di Pedavena don Francesco Zanderigo Rosolo. Aveva 98 anni: era nato a Casamazzagno, in comune di Comelico Superiore, il 21 novembre 1919 ed era il più anziano tra i preti della diocesi. Fu ordinato prete 74 anni fa, il 27 giugno 1943, dal vescovo Giosuè Cattarossi. I suoi lunghi anni di ministero iniziarono con il servizio di vicario cooperatore ad Auronzo (1943-1945), poi a Puos d’Alpago dal 1945 al 1946, quindi a Castion dal 1946 al 1947. Nominato parroco a Goima (1947-1954), fu poi mansionario a Sappade (1954-1956), in comune di Falcade, e infine, per quasi cinquant’anni, cappellano della Casa di riposo di Belluno-Cavarzano (1956-2005).

Al servizio agli anziani e ammalati affiancò l’incarico di vicecancelliere vescovile di Belluno prima e poi delle due diocesi unite (dal 1963 fino al 2005). Ritiratosi dal servizio in Curia e in Casa di riposo, per qualche mese soggiornò in casa dei parenti; aumentando i disagi dell’età, fu ricoverato presso la casa «Padre Kolbe». Era anche canonico onorario della Basilica Cattedrale di Belluno: la nomina gli fu significata il 21 novembre 1999, al compimento degli 80 anni.

Di don Francesco Zanderigo rimane nei confratelli e nelle molte persone che l’hanno incontrato nelle varie comunità il ricordo di un uomo bonario e arguto, come di un sacerdote zelante e pio, sempre contento del suo umile ministero, che ha vissuto nel nascondimento, non privo però di qualche guizzo di originalità.

Le esequie saranno celebrate venerdì 1° dicembre alle ore 14.30 nella chiesa di Casamazzagno.