Novena e ottavario in preparazione al Natale

Dalla tradizione popolare e dai libri liturgici

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L’espressione “Novena di Natale” è familiare ai fedeli cristiani che ne hanno fatto l’esperienza, in particolare nei decenni passati. Meno conosciuto il periodo dell’Avvento definito “Ottavario” in preparazione al Natale, con particolari testi della preghiera liturgica e della Parola di Dio.

Proposte in preparazione alla celebrazione del Natale

La novena inizia il 16 dicembre di ogni anno, mentre l’ottavario inizia il 17 dicembre. Sono due proposte che si svolgono in parallelo e che, in qualche modo, si sovrappongono. La prima nasce nella realtà religiosa definita “devozione popolare”, mentre le celebrazioni negli otto giorni precedenti il Natale (con una indicazione eguale sia nel Messale romano che nel lezionario sono indicate “Ferie di Avvento dal 17 al 24 dicembre”) rientrano nell’ambito delle celebrazioni liturgiche.

Ottavario prima di Natale

Il calendario liturgico dell’Avvento che prevede le quattro domeniche con le rispettive settimane, indica una precisa scelta fissa quando si arriva al 17 dicembre. Per ogni giorno, fino al 24 dicembre (Messa del mattino) viene proposta una speciale e significativa serie di orazioni e di liturgie della Parola. Inizia un percorso celebrativo che viene interrotto solamente se in quel periodo il calendario prevede una domenica. In questo caso la liturgia da utilizzare sia nelle orazioni (eucologia) che nella Parola annunciata è quella della domenica. Si tratta generalmente della quarta domenica di Avvento. Nel corrente anno questa domenica ricorre il 19 dicembre.

Per la Liturgia della Parola di questi giorni l’ordinamento generale del Messale romano così presenta, al n. 94 la struttura prevista: «Nell’ultima settimana prima del Natale del Signore, si leggono i brani del Vangelo di Matteo (cap. 1) e di Luca (cap. 1) che propongono il racconto degli eventi che precedettero immediatamente il Natale del Signore. Per la prima lettura sono stati scelti, in riferimento al Vangelo, testi dai vari libri dell’Antico Testamento, tra cui alcune profezie messianiche di notevole importanza».

La ricchezza di questi testi biblici, annunciata e meditata nell’omelia della celebrazione eucaristica, può diventare per i fedeli un percorso significativo per la propria preparazione spirituale. Lo stesso vale per i testi delle preghiere liturgiche. La possibilità della celebrazione vespertina della Messa ha di fatto in molte comunità incentrato il cammino spirituale della preparazione su questo momento. In alcuni casi fino a denominarla “Novena di Natale”, pur trattandosi della celebrazione della santa Messa.

La Novena di Natale

La Novena di Natale non è una preghiera ufficiale della Chiesa, ma rientra tra le pratiche di pietà popolare più sentite dai fedeli fino alla fine del secolo scorso. La sua origine viene collocata a Torino nel Natale del 1720, da dove poi si diffuse in Piemonte e in Italia. La affermazione di questo pio esercizio è data dal fatto della sua semplicità e da melodie facili. I contenuti della Novena sono un invito all’accoglienza adorante del Messia, del quale la comunità è in attesa. La sua celebrazione in orario anche pomeridiano oltre che serale, la faceva diventare familiare anche ai più piccoli. Non essendo “preghiera ufficiale” della Chiesa, poteva essere creata o adattata a misura dei partecipanti. Nell’ambiente ecclesiale italiano è sicuramente molto conosciuta una forma di novena con melodia gregoriana, prima in latino e ultimamente in italiano, diffusa dai monaci benedettini di Subiaco. La stessa struttura nella sue parti è ancora utilizzata in alcune comunità. Le parti – invitatorio con le profezie, polisalmo, inno, antifona e canto del Magnificat – danno spessore spirituale al momento di preghiera comunitaria in preparazione al Natale del Signore Gesù.

Scelte spirituali comunitarie e personali

I giorni che precedono il Natale saranno vissuti dalle comunità e dai singoli con una intensità spirituale che aiuti a confermare o a dare senso religioso ad una festività che rischia di perdere il suo Protagonista. In alcune comunità viene proposto l’appuntamento della Novena nella sua struttura tradizionale. In altre il richiamo spirituale viene alimentato nella celebrazione della santa Messa, attingendo alle secolari ricchezze del Messale romano e del lezionario per la Parola di Dio. Canti opportuni e omelie ricche di contenuti biblici e teologici renderanno questo incontro apprezzato e gradito, oltre che sicuramente utile per lo spirito.

Giuliano Follin