Lunedì 13 febbraio alle ore 18.00 in sala "Bianchi"

Olimpiadi trasparenti, è possibile!

Tappa bellunese della “staffetta delle Alpi”, per chiedere Olimpiadi invernali trasparenti, rispettose e responsabili

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“Libera”, associazione che lotta contro le mafie, ha organizzato – in collaborazione con Cipra Italia, Italia Nostra, Legambiente, Mountain Wilderness e WWF – una manifestazione itinerante nelle principali località di Veneto, Trentino – Alto Adige e Lombardia, dove si terranno le prossime Olimpiadi invernali del 2026. È un’ideale staffetta, per chiedere che le prossime Olimpiadi siano rispettose dell’ambiente e delle comunità locali, oltre che libere da speculazioni economiche e da infiltrazioni mafiose.

La staffetta ha avuto inizio a Verona il 7 febbraio 2023, ma farà tappa a Belluno il 13 febbraio: vi parteciperà anche il vescovo Renato, portando una sua riflessione sull’enciclica “Laudato si’”, il cui contenuto ben si sposa al messaggio di questa staffetta. La staffetta passerà poi a Cortina, per arrivare a Milano il 21 marzo, in occasione della manifestazione nazionale della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

«È possibile»: è lo slogan scelto da Libera per la Giornata della memoria e dell’impegno. Anche la staffetta – nell’intenzione dei promotori – richiama questo slogan, per invitare le istituzioni coinvolte nell’organizzazione delle Olimpiadi alla realizzazione di una manifestazione trasparente, rispettosa e responsabile. L’Italia avrà i riflettori del mondo intero puntati addosso e sarà indispensabile garantire questi aspetti insieme, nel nome della buona riuscita dei Giochi stessi. È possibile, ma al momento – precisano gli organizzatori della manifestazione – si notano alcune proposte progettuali difformi rispetto al dossier per la candidatura. Molte opere connesse sembrano impattanti, con costi a carico dei bilanci pubblici che continuano a lievitare. I panorami imbiancati delle Dolomiti sono un ecosistema delicato che va preservato. È possibile cambiare questo modo di procedere? Sì, è possibile.

La “Staffetta delle Alpi per olimpiadi invernali trasparenti, rispettose e responsabili” vuole creare occasioni per riflettere, approfondire, cercare di conoscere meglio i meccanismi di infiltrazione delle mafie negli appalti e nelle comunità; vuole sensibilizzare l’opinione pubblica, gli “addetti ai lavori” e la Pubblica Amministrazione, in merito alle preoccupazioni della società civile circa le modalità di organizzazione della manifestazione Olimpica viste finora; vuole attivare un vero e proprio “monitoraggio civico” di quanto verrà realizzato nei prossimi mesi e anni in avvicinamento alla manifestazione olimpica, perché le ingenti risorse economiche previste per questa grande manifestazione sono attrattive per le organizzazioni mafiose e non ci si deve far trovare impreparati.

Il “testimone” che i partecipanti alla “Staffetta” si scambieranno è una singolare “torcia olimpica”, ideata e realizzata dal designer Kuno Prey (Libera Università di Bolzano), che ha raccolto la richiesta di “Libera”, rappresentando le parole “trasparenza”, “rispetto” e “responsabilità. Il corpo della torcia è stato realizzato con il fusto di un giovane abete bianco proveniente da un’area schiantata dalla tempesta Vaia nel 2018.