#pensachefede, partenza col botto

Don Rinaldo Ottone ha trascinato i numerosi presenti nella convinzione che «siamo angeli con un’ala sola»

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L’esperienza è partita. Nel salutare i numerosi presenti in sala e quanti erano collegati online, don Davide Fiocco, responsabile del Polo di Belluno dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose, ha espresso la sorpresa per un’adesione così numerosa e vasta: una quarantina le presenze in sala, altri 52 collegati online, dal Cadore a Lamon, da Fodom fino a… Bologna. Ha ringraziato soprattutto i tutor dell’Istituto, che hanno condiviso il cammino di preparazione, in cui sono stati attivi e perfino “frizzanti” nelle idee. Sono otto insegnanti di religione, che collaborano con i docenti dell’Istituto di Scienze Religione nel gestire le lezioni a distanza, e ora sono stati protagonisti nel costruire questa nuova esperienza di formazione teologica, che coniuga la doppia possibilità della lezione in presenza con i nuovi strumenti a cui la pandemia ci ha abituato.

A Katia De Zolt, in quanto ideatrice, è toccato spiegare il motivo dell’originale titolo: «Siamo partiti dall’obiettivo di dire una fede pensata; ma poi abbiamo considerato che in realtà la fede cambia il pensiero, perché ciò in cui credo profondamente illumina anche ciò che penso. E pertanto è bene pensare alla fede che professo, per capire ciò che penso e come penso. “Pensa che fede” professi, per capire dove stai andando».

È poi toccato a don Rinaldo Ottone, primo relatore in programma, offrire la sua riflessione filosofica in cui – richiamando pensatori come Martin Buber, brani di Francesco Petrarca, esperienze personali e citazioni cinematografiche – ha condotto i presenti a considerare quanto la relazione sia la dimensione specifica dell’essere uomo. Due ore di vero godimento intellettuale nel seguirlo, anche quando ha richiamato il brano presentato da Mr. Rain a Sanremo: «Camminerò a un passo da te e fermeremo il vento come dentro gli uragani. Supereroi come io e te, se avrai paura allora stringimi le mani. Perché siamo invincibili vicini e ovunque andrò sarai con me. Supereroi, solo io e te. Due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole». Sì, «siamo angeli con un’ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l’uno accanto all’altro». Alla prossima, allora! Venerdì 13, ore 20.30, sempre in Seminario a Belluno oppure online.