Il Consiglio presbiterale della Diocesi si è riunito giovedì 6 maggio, in modalità a distanza. Il tema fondamentale trattato è stato come viene vissuto oggi il ministero del prete, segnato da tanta precarietà e anche nell’ultimo periodo dalla dolorosa perdita di tanti confratelli.
La pandemia infatti ha in qualche modo reso ancora più evidenti alcune problematiche di questo tempo fragile, anche se fecondo in alcuni aspetti e fermenti. Ci si è dunque interrogati da un lato sulle difficoltà esistenziali a essere preti oggi: sono emerse varie testimonianze significative, in particolare sulla necessità urgente di aiutarsi vicendevolmente nel presbiterio e nelle comunità. Sono parecchi gli aspetti della vita che si possono condividere nelle stesse comunità. Anche una certa solitudine, quando non sfocia in isolamento, può essere una risorsa positiva.
L’altro aspetto che sta a cuore ad ogni prete è quello pastorale e del rapporto con i fedeli laici. È emerso il fatto bello della testimonianza che si può dare, anche in un tempo difficile come quello che si vive oggi. Si è parlato soprattutto della “gratuità” come modalità di vita, di ministero, di annuncio del Vangelo. Per quanto riguarda la vita concreta delle comunità, sarà sempre più importante collaborare fra parrocchie, dando fiducia a chi opera in parrocchia, accogliendo anche idee e prospettive nuove di pastorale. Interessanti l’esigenza di spiritualità, fondamentale da coltivare, e il guardare all’attuale crisi con spirito di fede come a un’occasione “quasi provvidenziale” che permette di riscoprire l’essenziale.
È seguita una comunicazione di don Diego Bardin, vicario episcopale per i beni temporali, sulla situazione della Tipografia “Piave”, in rapporto anche ad altre strutture diocesane. Il criterio necessario che deve guidare in questo tempo è oculatezza e vigilanza nel trattare i beni temporali, sapendo che non si può, nella presente congiuntura economica, assumersi oneri che rischiano di rivelarsi poi insostenibili.
Infine vi sono state varie comunicazioni da parte del Vescovo, tra le quali l’annuncio della santa Messa del Crisma, che si celebrerà la mattina di sabato 22 maggio, l’ipotesi di un’assemblea del presbiterio probabilmente nella data di lunedì 28 giugno, la presentazione di una prospettiva di cammino delle nostre parrocchie e convergenze foraniali, incentivando le collaborazioni in vista di un evento di assemblea sinodale, che darà ufficialità a tale cammino di collaborazioni per tutta la Diocesi e che si terrà nel prossimo settembre.
A.C.