«Nuovi passi per prendersi cura…»

Racconti dai tre giorni

Alcune testimonianze sui Giorni dello Spirito e di comunità in alcune parrocchie

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Quinta edizione. Dopo il congelamento dello scorso anno per l’inattesa esperienza del lockdown, quest’anno la proposta è stata avviata, tenendo conto delle difficoltà a programmare incontri in presenza. Il gruppo di lavoro diocesano ha offerto una proposta, che è stata recepita in maniera diversa da parrocchia a parrocchia. Qualche comunità ha dovuto rinunciare, altri hanno concentrato un momento di spiritualità in un’unica serata.

Le tre parrocchie di Sedico, Roe e Bribano hanno scelto di preparare l’evento in presenza: una ventina i presenti alle tre serate. Anche nella parrocchia di Limana si è avvertita la difficoltà ad uscire di casa. Una ventina i partecipanti in parrocchia, ma da più parti è venuto un gradimento per la proposta dei video; alcuni hanno scaricato il libretto dal sito della diocesi e così si sono uniti alla preghiera comune di tutta la diocesi.

Nelle parrocchie di Farra d’Alpago e di Santa Croce le due serate dei “Giorni dello Spirito…” si sono svolte online, precedute da numerosi inviti via WhatsApp con le relative istruzioni per connettersi. La prima serata le connessioni sono state 25, la seconda sera 27, ma dall’altra parte del video c’erano spesso nuclei familiari. Intgeressante che a questa esperienza sia stato chiesto di riprendere online anche gli incontri quaresimali di Lectio divina sulla Parola di Dio, ogni martedì di quaresima. Cose semplici, ma apprezzate dai partecipanti.

Tra Santa Giustina e Cergnai la proposta online ha avuto la partecipazione di una sessantina di persone, nelle modalità predisposte dalle due parrocchie: era possibile partecipare all’incontro online (una ventina di persone collegate), oppure partecipare a due incontri in presenza, uno al pomeriggio e uno alla sera. In attesa della verifica, emerge un sentimento di soddisfazione: più d’uno dei partecipanti auspica che una periodicità più frequente, magari all’inizio dei tempi liturgici principali. Il segreto del successo? Per don Giuseppe, è «dare l’occasione di raccontare la propria esperienza e di confrontarla con quella del Vangelo». 36 le preghiere dei fedeli scritte dai partecipanti; non è stato possibile, com’è ovvio, leggerle tutte nella celebrazione di sabato 20: saranno tenute in serbo per le prossime domeniche.

Su quanto avvenuto in Val di Zoldo, il parroco don Paolo sottolinea: «A Goima internet non arriva nemmeno, ma alcune persone si sono raccolte». Ampio e appassionato il resoconto di Francesca, romana di nascita ma ormai zoldana di adozione: «Abbiamo condiviso le emozioni che sono scaturite da questa emergenza Covid… Ciò però non ci ha impedito di trovare Luce anche nel dolore e sollevarsi diradando le paure grazie alla preghiera che come il vento qui a la Pieve allontana le nuvole e ci permette di vedere il Cielo. Non ci siamo raccontati il buio che, in modo diverso, ha investito tutti ma abbiamo cercato il bello che ci muove ad amare la vita… Abbiamo sofferto la solitudine, ma sappiamo che siamo una comunità con Gesù in mezzo a noi… Possiamo anche distanziati e in sicurezza far sentire la nostra presenza, la nostra vicinanza, il nostro essere fratelli e sorelle».

Le parrocchie di Falcade e Caviola invece sono state protese verso la prossima ordinazione diaconale di Sandro De Gasperi: venerdì 19, ci è raccolta nella chiesa di Caviola, una cinquantina di persone, coetanei di Sandro e animatori del gruppo giovani. Molto toccante la testimonianza di Sandro, che ha raccontato la nascita della sua vocazione tra i monti e l’accompagnamento di don Bruno De Lazzer.

Su quanto vissuto nelle altre due parrocchie della Valle del Biois, don Vito testimonia che «l’approssimarsi dell’inizio della Quaresima e l’invito del Vescovo a progettare i “Giorni” ha spinto i membri del Consiglio pastorale unitario di Canale e Vallada a discutere della proposta. Il primo sentimento è stato di gioia per il potersi ritrovare uno accanto all’altro; il secondo è stato lo stimolo a proporre anche ad altri questa prospettiva d’incontro. Si è pensato a una forma mista di presenza e collegamento online, già sperimentato per alcune celebrazioni nei mesi scorsi. A Canale l’incontro della prima sera si è svolto in chiesa, con una trentina di partecipanti, soddisfatti di riprendere qualche iniziativa in presenza; ma qualcuno si è collegato online. Venerdì nella chiesa di Vallada con lo stesso numero di partecipanti». La stagione ancora invernale non invoglia a uscire di casa alla sera, ma «l’opportunità di donare bellezza e prendersi cura della nostra comunità ci è stata data. Speriamo di poter cogliere in ogni stagione della vita di essere testimoni del Signore che passa e poter rispondere il nostro “Eccomi”». D.F.