Con questo intrigante titolo si è svolto nella mattinata di giovedì 14 marzo il ritiro di Quaresima vissuto dal Presbiterio diocesano, realtà colpita dalla recentissima notizia della scomparsa, dopo don Lorenzo Dell’Andrea, di un altro confratello: don Giuliano Follin, parroco settantottenne di Borgo Piave, morto nella notte a Belluno. Un motivo in più di preghiera e di ringraziamento per la sua vita ha dunque caratterizzato l’incontro, guidato dalla riflessione di don Andrea Peruffo, presbitero di Vicenza, impegnato nel campo della formazione del clero.
L’evocativa dimensione del deserto è stata rivisitata dal predicatore che ne ha accentuato, ancora una volta, la sua forte valenza di luogo teologico. Le sue peculiari caratteristiche ambientali ed esistenziali, nonché i continui rimandi alla tradizione biblica, soprattutto alla vicenda di Gesù, rimandano alla prova a cui la nostra normalità viene sottoposta quando sperimenta la solitudine prolungata ed il silenzio: echi assordanti di tante altre voci che vivono nel profondo di noi e che, proprio nel deserto, emergono in modo prepotente. I nostri “mondi interiori” suggestionano e possono spaventare, ma «in realtà – ha suggerito don Peruffo – piuttosto che da combattere o da avvertire con senso di colpa, vanno ammaestrate e messe a servizio del vangelo. Come? Sentendoli come occasioni di umiltà: nel deserto, proprio perché messi a contatto con la nostra umanità più profonda, avvertiamo che non siamo migliori degli altri e ci possiamo liberare da ogni pretesa di onnipotenza». Un “luogo”, insomma, straordinariamente ricco per lo spirito di ogni credere e, di conseguenza, anche di ogni prete.
«Che cosa rappresenta oggi la nostra personale “terra promessa” che, attraverso il deserto, ci può condurre a una meta di libertà?». Tale domanda ha aperto, insieme a tutte le altre sollecitazione, il tempo personale del silenzio, terminato con un momento di preghiera presso la cappella del Centro e il pranzo fraternamente condiviso. Dopo le imminenti celebrazioni pasquali – appuntamenti forti sono lo Messa Crismale del Giovedì santo e l’ordinazione di Andrea Canal – il prossimo appuntamento formativo e spirituale per i preti della diocesi sarà il 9 maggio.