Stupore e accoglienza negli ospedali

«Come i magi in cammino e alla ricerca per poi stupirci e accogliere…» (dagli auguri del vescovo Renato)

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All’insegna dello stupore e dell’accoglienza sono state le giornate di martedì 19 e giovedì 21 dicembre in occasione degli auguri di Natale per tutti gli operatori sanitari degli ospedali di Pieve di Cadore, Agordo, Feltre e Belluno. Una possibilità che ha permesso una bella collaborazione tra l’Ufficio diocesano di Pastorale della Salute, i cappellani operanti all’interno degli ospedali e la direzione dell’ULSS1, nella persona del Direttore Generale dott. Giuseppe Dal Ben e i suoi collaboratori.

Il vescovo Renato ha accompagnato i momenti di preghiera con una breve riflessione, ricordando come Giuseppe rappresenti «l’immagine di quell’umanità buona che c’è e che dobbiamo aiutare a far emergere» e che quella famiglia “così particolare” di Betlemme racconta la storia di ciascuno di noi, venuto al mondo grazie al sì detto da chi ci ha accolto e dato la vita.

Il dott. Giuseppe dal Ben si è detto riconoscente per le fatiche e la dedizione spese nel lavoro «per cui dobbiamo dire anche grazie e scusa alle nostre famiglie che ci sopportano e a cui sottraiamo molto del nostro tempo»”; ha incoraggiato poi ciascuno ad aiutare e a metterci del proprio perché l’Azienda Sanitaria possa essere sempre più “famiglia” in cui, insieme, ci si prende cura di chi è più fragile.

Ricchi sono stati gli incontri nelle diverse strutture ospedaliere, con gli operatori del SUEM, la calda accoglienza nei centri diurni “La Clessidra” e “La Libellula”.

Tra tante difficoltà che ancora ci sono nel nostro sistema sanitario, non possiamo però non dire “Grazie” per tutti quegli uomini e donne che, ogni giorno, nei diversi luoghi in cui ci si prende cura di chi è più debole, per il bene degli altri fanno del loro lavoro una missione, a cui si dedicano con amore.

Nient’altro vale e, in fondo, è ciò che quel piccolo bambino di Betlemme, quell’uomo sulla croce, è venuto a mostrarci con la sua vita.