QUARESIMA – L’Ufficio Missionario propone alle comunità della Diocesi il tradizionale impegno quaresimale

“Ti vedo!” esprimerà il senso di questa Quaresima

“Ti vedo!”, rivolto a Dio e agli altri, significa: ti saluto, ti penso, ci sei, ti considero, ti voglio bene, mi manchi…

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Quest’anno l’Ufficio per la Missione ha attinto il tema quaresimale da un’espressione molto in uso nel mondo indigeno: “Ti vedo”. Per alcune popolazioni è il loro modo per salutarsi e sta a significare: ti saluto, ti penso, ci sei, ti considero, ti voglio bene, mi manchi…

Durante questa Quaresima, proviamo a fare anche noi questo esercizio: guardarci negli occhi per parlarci più in profondità, senza barriere. Perché la nostra parola diventi trasparente come la Luce del Vangelo. Infatti: “L’occhio è la finestra dell’anima!”  Ti guardo negli occhi perché la mia Luce s’incroci con la tua….

Il Vangelo è punteggiato di sguardi affascinanti: pensiamo allo sguardo di Gesù sul giovane ricco (Mc. 10,21); su Natanaele (Gv. 1,48); su Zaccheo (Lc. 19,4); sulle folle che gli suscitano compassione (Mc. 6,34)… Pensiamo all’effetto che fa la presenza del Pellegrino fra i due discepoli di Emmaus: “Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero” (Lc. 24,31).

“Il Vangelo porta luce alla vita e non smette di ispirare fiducia”, leggiamo negli Orientamenti Pastorali della nostra Diocesi per l’anno 2019-2020. Ma come comunicare il Vangelo alle comunità che fanno sempre più fatica a far riferimento alla fede vera, anche se conservano molti segni di religiosità?

Ognuno di noi ha una ricca esperienza da mettere a frutto, ma accogliamo anche lo stimolo che ci viene dalla Missione, come da don Bruno Soppelsa dalla Thailandia: «Il cammino per l’annuncio è il dialogo, l’incontro tra religioni, tra culture e con la gente, specialmente i poveri. Il metodo di annuncio è la testimonianza, che significa, come dicono i vescovi asiatici: raccontare la storia di Gesù nelle nostre vite…»

Come aiuto per la riflessione quotidiana sulla Parola di Dio, la preghiera, lo sguardo allargato alle Missioni e la pratica tradizionale del “Pane per amor di Dio”, l’Ufficio Missionario offre a tutte le comunità un sussidio nel quale sono proposti anche dei Progetti di solidarietà missionaria che danno fecondità al nostro “digiuno quaresimale”.

Viviamo la Quaresima sui sentieri del lungo Calvario che solcano la storia di questo mondo, guidati per mano dal Risorto e dalla sua Luce, gioiosi di poter dirgli: Ti vedo!”

L’équipe dell’Ufficio Missionario

La spiegazione del manifesto quaresimale

Lo slogan: “Ti vedo”

Tra gli aborigeni, il saluto “Ti vedo!” (“Ngany noonook djinang” in lingua Noongar) sta a significare: ti saluto, ti penso, ci sei, ti considero, ti voglio bene, mi manchi… “Ti vedo”, anche senza vederti fisicamente…

“Ti vedo” è anche una formula di saluto rituale dei nativi d’America che sta a indicare il fatto che io riconosco nella tua identità lo Spirito che ci guida…

“Ti vedo” indica un contatto tra corpi e anime: ti vedo oltre la tua fisicità, quindi un vedere l’altro andando oltre le differenze razziali, religiose, politiche, ideologiche…

L’immagine del manifesto

Nel manifesto, “Ti vedo!” da parte della ragazzina significa: sono contenta, perché sei qui e mi apri prospettive di luce (oltre il buio, oltre ogni tipo di prigione, di fragilità) … “Ti vedo!” da parte di chi va a incontrare gli altri, per esempio in Missione, significa: ho visto che ci sei, ho capito la tua situazione, ti aiuto a trovare la strada della giustizia e della pace…

Per uscire dalla prigione (povertà, discriminazione, segregazione, disperazione…), ci deve essere l’impegno del povero che si affaccia sulla soglia e non si rassegna, subito pronto a uscire e mettersi in cammino verso le opportunità, verso la Luce…

Tutti noi (missionari e cristiani) dobbiamo percorrere le strade dove le persone hanno bisogno di sperare e dobbiamo accorgerci di loro (“Ti vedo!”), per metterle in contatto con l’Amore di Dio, che “vede” e salva, anche oggi, attraverso i suoi discepoli…

Edieffe

I progetti quaresimali

Progetto Brasile (affidato principalmente alla zona di Agordo e Livinallongo):
a Porto Velho, formazione di animatori indigeni in Amazzonia.

Progetto Argentina (affidato principalmente alla zona di Belluno):
a Neuquèn, fornitura di una sterilizzatrice per il centro di salute.

Progetto Kenya (affidato principalmente alla zona di Feltre, Lamon, Pedavena):
a Wamba, ricostruzione della chiesa incendiata.

Progetto Costa d’Avorio (affidato principalmente alla zona di Longarone, Alpago e Zoldo): a Brobo, rifacimento del Centro Pastorale.

Progetto Isole Salomone (affidato principalmente alla zona di Cadore, Cortina e Comelico): sostegno agli insegnanti delle scuole materne.

Progetto Libano (affidato principalmente alla zona di Sedico e Santa Giustina):
aiuto a libanesi e rifugiati siriani, specialmente affetti da Aids e dipendenti da droghe.

Tali progetti saranno presentarti nel corso delle prossime settimane di Quaresima su questa pagina missionaria de “L’amico del popolo”.