Una fonte imprescindibile per gli studiosi

Tutti pazzi per Agostino

Anche la Biblioteca Gregoriana avrà il mitico Migne con i tesori della patristica

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«Prof, mi consiglia un libro su sant’Agostino? Che non sia troppo difficile, però…». L’elezione di papa Leone XIV, che proviene dagli agostiniani, ha riacceso l’interesse sul vescovo di Ippona e in genere sugli scritti dei Padri della Chiesa.

Librai ed editori si sono messi in moto a cercare novità editoriali e studi aggiornati da proporre al pubblico. E francamente, ben venga questa curiosità per una tradizione teologica che è ben più significativa delle tradizioni su cui in ogni sacristia si invoca la sentenza: «Si è sempre fatto così!». La patristica non è archeologia teologica, ma è ricerca di quella sorgiva da cui nasce la dottrina della Chiesa.

Gli esperti confermano che tuttora la raccolta più completa risale all’iniziativa di un prete francese, Jacques-Paul Migne (1800-1875), che promosse la raccolta e la stampa di tutte le opere patristiche disponibili alla sua epoca. Spesso sono edizioni che lasciano qualche perplessità ai filologi, ma la raccolta rimane imprescindibile.

Fatto sta che nelle biblioteche del nostro Seminario e in quelle di tutta la provincia non si ha notizia della presenza di questa prodigiosa collana. Il giovane don Albino Luciani doveva andare a Vedana per consultare i volumi su cui stava preparando la sua tesi di licenza.

La collaborazione con gli istituti teologici di Treviso ha aperto la strada a un regalo inatteso: la raccolta quasi completa dei volumi del Migne. Si tratta invero di copie, stampate e rilegate a regola d’arte, che monsignor Antonio Pezzutto (1942-2002) aveva assemblato e collezionato con tanta passione e acribia, per avere a portata di mano la raccolta di testi patristici. Gli servivano come fonte di ispirazione per le riflessioni che settimana dopo settimana egli pubblicava sul settimanale diocesano. Era un bravo studioso di storia e per qualche anno fu anche vicario generale.

Giunta in eredità al Seminario e di lì al Collegio Pio X, grazie ai buoni uffici dello storico trevigiano monsignor Stefano Chioatto, la raccolta è stata offerta al titolare della cattedra di Patrologia, colui che qui scrive, al quale è parso che una raccolta del genere non potesse essere un «tesoro geloso» da custodire in una libreria di casa. Troverà quindi posto nella Biblioteca Gregoriana del seminario di Belluno, sede del Polo didattico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo I”, nato dalla collaborazione delle diocesi.

Ci sarà modo di presentare la collana e di ringraziare pubblicamente l’offerente, ossia il direttore del Collegio Pio X, monsignor Lucio Bonomo. Ora si avviano il trasloco e la collocazione nella biblioteca Gregoriana. L’operazione ha un costo (non proibitivo), per il quale si è pensato di lanciare una campagna di sponsorizzazione. Chi volesse contribuire può contattare il sottoscritto (vicedirettore.bl@issrgp1.it).

Davide Fiocco