Viene oggi diffuso un documento dell’8 ottobre scorso, con il quale il Vescovo interviene a precisare la “mission” del Museo Diocesano di Arte sacra di Feltre, la cui istituzione e il cui Statuto sono stati approvati nel 2007.
Si ricorda che il “Museo Diocesano di Arte sacra” di Belluno-Feltre, costituendo una «testimonianza viva di un millenario cammino di fede», ha come suo fine «la conservazione materiale, la tutela giuridica e la valorizzazione pastorale di beni storico-artistici da custodire, prodotti e tramandati dalle generazioni cristiane che hanno abitato i nostri territori e hanno arricchito ed ornato le nostre parrocchie». Questo «tesoro di opere» però – precisa il Vescovo – non è stato riunito solo «in vista di una fruizione museale, bensì per esprimere incessante impegno nella liturgia, nella catechesi, nella carità e nel dialogo culturale».
Pertanto, come completamento e precisazione dello Statuto (art. 2), vengono stabilite tre finalità: anzitutto si riconosce che il Museo diocesano «opera affinché, nel promuovere e valorizzare il patrimonio che tutela, quanto raccolto e protetto non perda la sua intrinseca finalità di essere segno – nel divenire della storia – della continuità della fede»; in secondo luogo, l’ente dovrà impedire «il rischio della dispersione, dell’accantonamento, della devoluzione di opere artistiche e di manufatti espressione di secolare religiosità»; infine esso punterà «a essere memoria stabile del vissuto della Chiesa locale, luogo di aggregazione ecclesiale e di promozione culturale, sociale e pastorale».