Una proposta del Congresso eucaristico nazionale

La “Via lucis eucaristica”: un percorso di ascolto, riflessione e preghiera

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Il Congresso Eucaristico Nazionale che si è vissuto a Matera dal 22 al 25 settembre 2022, ha avuto uno dei suoi momenti più significativi nella celebrazione della “Via Lucis Eucaristica”.

È un percorso, un cammino vissuto tra le vie di Matera con otto tappe, otto “stazioni” per riflettere su aspetti del mistero dell’Eucaristia. Le comunità e i singoli fedeli sono abituati a celebrare la Via Crucis. Ma nella pratica devozionale delle comunità cristiane è stata progettata e vissuta anche la “Via Lucis”. Ne parla il Direttorio su pietà popolare e liturgia (N. 153). Lo presenta come una pratica devozionale recente, dove il cammino, la riflessione e la preghiera hanno come punto di riferimento le apparizioni del Risorto fino all’Ascensione e alla Pentecoste. Questa pratica è strutturata generalmente su 14 tappe-stazioni. È comprensibile il suo collegamento con la “Via Crucis”. Viene richiamata la centralità, per la fede cristiana, dell’evento della Risurrezione di Cristo. In questa prospettiva di recente devozione popolare, collegata alla fede nell’Eucaristia, mistero pasquale, è stata pensata, proposta e vissuta la “Via Lucis Eucaristica”.

I temi proposti e struttura della celebrazione di Matera

Il tema del Congresso Eucaristico rimaneva nello sfondo della costruzione della celebrazione: «Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale». Il rito: la proclamazione di un brano della Sacra Scrittura, Parola di Dio, seguiva l’annuncio del titolo della stazione. Veniva poi presentata una proposta di meditazione. Ogni stazione si concludeva con una preghiera litanica e un canto in riferimento al tema teologico-spirituale. Dal sussidio ufficiale del Congresso Eucaristico riporto il titolo della stazione, la citazione del brano biblico e il canto che è stato eseguito.

  1. Gesù nasce a Betlemme “Casa del Pane”. Testo biblico: Matteo 2,1-6. Canto: “Dio s’è fatto come noi”.
  2. “La condivisione dei pani e dei pesci”. Testo biblico: Luca 9,12-17.Canto: “Pane di vita sei”.
  3. ”Gesù è il pane di vita”. Testo biblico: Giovanni 6,24-27.34-35. Canto: “Pane di vita”.
  4. “Il pane della preghiera”. Testo biblico: Luca 11,1-10. Canto: “Vero cibo è il tuo corpo”.
  5. “Istituzione della Eucaristia”. Testo biblico: prima lettera di san Paolo ai Corinti 11,23-25. Canto: “Mistero della Cena”.
  6. “Gesù riconosciuto nello spezzare il pane”. Testo biblico: Luca 24,28-32. Canto: “Resta con noi Signore”.
  7. “Nelle case spezzavano il pane in letizia di cuore”. Testo biblico: Atti degli Apostoli 2,42-47. Canto: “Se voi avete fame”.
  8. “Le nozze dell’Agnello”. Testo biblico: Apocalisse 19, 6b-9. Canto: “Rallegriamoci ed esultiamo”.

Il libretto ufficiale dell’evento ecclesiale nazionale riporta la meditazione proposta e le espressioni della preghiera litanica. L’inizio è stato vissuto con il segno della croce, il saluto ed una orazione. La conclusione con la preghiera del Signore, una orazione, la benedizione e il congedo.

Esperienza proposta alle nostre comunità cristiane

Questa Via Lucis Eucaristica può essere una proposta celebrativa, quasi una novità, per le comunità cristiane. Il percorso potrà essere fisico, con delle tappe di sosta; oppure potrà essere ideale, nella mente e nel cuore anche se manca la strada percorsa. Al centro della esperienza religiosa ci sarà il mistero-dono dell’Eucaristia. Trattandosi di una pratica devozionale, la sua struttura può essere adattata alla situazione concreta nella quale si realizza. I contenuti della meditazione sono affidati a chi presiede. I canti in riferimento ai contenuti della stazione possono essere scelti in relazione alla conoscenza dei presenti. Non è stata prevista l’esposizione solenne dell’Eucaristia, vissuta in altro contesto e modalità, e neppure la benedizione con il Santissimo. Un grande crocefisso guidava il cammino di chi presiedeva la celebrazione.

Valore e significato ecclesiale dell’esperienza vissuta con la Via Lucis Eucaristica

Il vescovo Erio Castellucci, vicepresidente della CEI ha sottolineato il valore della esperienza: «Abbiamo vissuto una celebrazione davvero sinodale: popolo di Dio in cammino, sui sentieri aperti del mondo, alla luce della Parola e del Pane di vita che è il Signore Gesù. Questi sono gli ingredienti essenziali del Cammino sinodale, perché sono gli ingredienti essenziali della Chiesa: non un popolo ritagliato a parte, non un popolo già arrivato alla meta, non un popolo seduto in attesa della conversione del resto del mondo, ma un popolo che cammina. La Chiesa nasce itinerante: si sente dire fin dall’inizio dal Maestro: “vieni e seguimi”, non “vieni e siediti”. I discepoli di Gesù restano in viaggio per tutta la durata della storia, diretti verso il Regno. Il Cammino sinodale è prima di tutto movimento di Chiesa, cambiamento, conversione dei discepoli, liberazione da ciò che non odora di Vangelo, da ciò che non ha il gusto del pane, suo Corpo donato. Il Cammino sinodale trova il suo paradigma nella Celebrazione eucaristica, che è come un Sinodo concentrato: è un popolo radunato per riconoscersi peccatore – siamo peccatori in cammino –, per bagnarsi nella freschezza dell’ascolto di una Parola intramontabile, per rigenerarsi alla mensa del pane e del vino, per rinsaldare la fraternità, per intrecciare la vita quotidiana con “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” e con il pane che lo Spirito stesso rende Corpo di Cristo; un pane che la Chiesa, resa a sua volta Corpo dall’Eucaristia, deve spezzare con tutti – specialmente con i troppi Lazzaro esclusi dalle mense dei ricchi – se vuole essere fedele alla chiamata del suo Signore».

Giuliano Follin