Nella chiesa di Venas, la sera di lunedì 14 ottobre

Valle, Venas e Cibiana attorno al nuovo parroco

Don Giuseppe ha raccomandato la schiettezza

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Incontro di Comunità a Venas, lunedì 14 ottobre. Nonostante l’oscurità, le comunità parrocchiali di Valle, Venas e Cibiana si sono strette attorno al nuovo parroco, don Giuseppe Bortolas. Il consiglio pastorale unitario aveva dato appuntamento a tutti nella capace chiesa di Venas alle otto della sera. All’inizio c’è stata un po’ di perplessità nella scelta sia dell’orario che del luogo, perchè solitamente i pievani di Valle, entrano nella loro chiesa pievanale e di domenica. Ma il consiglio pastorale ha ritenuto di sottolineare la novità del cammino insieme scegliendo la chiesa più centrale della antica pieve, che è la ottocentesca chiesa di Venas.

Seguendo il nuovo schema diocesano, nel portico della chiesa di San Marco si è tenuto il primo momento, quello del lucernario. Alla luce del Cero pasquale, sorretto dal nuovo pastore, il Vescovo ha invitato tutti ad attingere la luce della speranza ed entrare nella chiesa buia e vuota. E’ stato emozionante vedere la chiesa man mano illuminarsi come nella Veglia pasquale e infine poter vedere distintamente i volti del Vescovo, di don Giuseppe, degli altri presbiteri del Cadore e dei cristiani delle nostre tre comunità.

Il Vescovo nell’omelia ha ricordato il segno di Giona, prendendo spunto dal Vangelo del giorno, Gesù è il segno di Dio, al quale fare affidamento e da seguire nel cammino già consolidato delle comunità di Valle, Venas e Cibiana. Poi il nuovo pievano ha asperso i presenti con l’acqua benedetta, baciato e incensato l’altare al canto del Magnificat.

Al termine Alessio Giacchetti, vicepresidente del consiglio pastorale unitario ha rivolto a don Giuseppe il saluto da parte delle tre parrocchie, ricordando anche la presenza di un vivace oratorio animato dalle suore di don Bosco a Valle, i campi scuola di Copada per i ragazzi e i giovanissimi dai 9 ai 16 anni, al presenza di esperienze diversificate di appartenenza alla comunità.

Anche Marianna Hofer, sindaco di Valle, non ha mancato di ricordare che la ricchezza dei paesi di Valle e di Venas sono i tanti gruppi di volontariato e il desiderio di non lasciar morire la buona collaborazione avviata con i predecessori. Il sindaco di Cibiana, Mattia Gosetti, ha fatto riferimento alle difficoltà logistiche del paese, (specie della strada sulla quale si sta lavorando), ma che non mancherà la disponibilità a venire incontro alle proposte e iniziative per il bene della comunità.

Anche una rappresentante del consiglio pastorale di Visome, da cui proveniva don Giuseppe, ha voluto intervenire con un saluto e il ringraziamento per il bene seminato nei due anni passati nella loro parrocchia.

Don Giuseppe ha raccomandato la libertà nel dirsi le cose, la schiettezza, e strappando finalmente un sorriso ai presenti, ha detto: «Sono disponibile a fare le cose insieme a voi, ma ne faremo ancora di più e di più belle se molti daranno una mano!».

Al termine, sotto il capannone della proloco di Venas, si è tenuto un semplice rinfresco, in cui i parrocchiani hanno potuto stringere la mano a don Giuseppe e dargli il loro personale benvenuto.

[foto Frol, Franco Oliveri]