Verso Trieste: CER, le comunità energetiche al cuore della partecipazione

L’incontro pubblico a Roe accende l’attenzione diocesana sul fenomeno al centro della transizione ecologica

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Si è tenuto nel centro parrocchiale di Roe l’Incontro sulle CER, le comunità energetiche rinnovabili, che ha visto la partecipazione di Michele Verdolini del Centro Consorzi, Michele Cassol del Movimento Laudato Si’, Stefano Perale della Pastorale sociale e del Lavoro diocesana, Enrico Lanciano vicesindaco del comune di San Gregorio nelle Alpi.

Dell’incontro hanno dato notizia sia l’Amico del popolo che il SIR. E sono almeno sette le CER in via di attivazione nel territorio della nostra diocesi come raccontava il Dolomiti.  E la buona partecipazione della cittadinanza invitata dimostra l’attenzione che sta nascendo sul tema.

Dopo la breve introduzione di don Giancarlo Gasperin si sono alternati i relatori con le loro brevi relazioni che hanno voluto sviluppare i temi tecnici sulla costituzione, partecipazione e gestione delle CER, ma anche quelli più ampi legati al Creato e agli aspetti comunitari.

È indubbio, infatti, che la transizione ecologica sia una strada sulla quale stiamo già tutti camminando, ma che ancora non conosciamo bene: è un percorso obbligato per dare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo costruito (e distrutto) fino ad oggi e quindi è importante conoscere e approfondire sia gli aspetti tecnici sia le motivazioni vere che stanno alla base delle decisioni che ognuno di noi dovrà prendere.

La cura della Casa comune, come l’ha chiamata Papa Francesco, non è “qualcosa in più”, qualcosa che si aggiunge a una lista già lunga di preoccupazioni, di cose da fare o da non fare. Richiede una conversione ecologica che è innanzitutto un percorso personale che coinvolge e deve coinvolgere in modo profondo i nostri comportamenti, ma anche la nostra spiritualità.

Non c’è tempo da perdere, hanno concordato i relatori, perché i tempi della legislazione sono maturi per partire concretamente sotto tutti gli aspetti e per quanto riguardo il creato, a dire la verità, i tempi sono già scaduti.

Dalla serata è nato un invito chiaro, però, a non farsi prendere né dal terrore, né dall’entusiasmo e soprattutto a non farsi prendere in giro. In questo periodo infatti molte saranno le proposte e ognuno sarà convinto di avere avuto l’idea vincente. Il mercato si muoverà con sollecitudine e già lo sta facendo, e allora la sollecitazione fatta ai presenti e a tutti i possibili fruitori è quella di informarsi, di creare occasioni di confronto, di partecipazione. Solo un’azione comunitaria che veda coinvolta un’area ampia, ma allo stesso tempo attenta alle esigenze della singola comunità, può realmente costruire una proposta vantaggiosa per le famiglie, le associazioni e gli enti pubblici e privati che, insieme, vorranno lavorare sul tema.

«Questo altro non è – spiega Stefano Perale – che rifare lo stesso percorso già realizzato dalle comunità credenti che ci hanno preceduto nei confronti delle sfide dei loro tempi. È così che per vincere le sfide delle nuove povertà ed emarginazioni ai tempi della nascita della rivoluzione industriale sono nate, spesso nelle sacrestie delle parrocchie e nei conventi, le casse rurali, le banche di credito cooperativo, le cooperative di consumo e di produzione. Realtà che hanno dato allo sviluppo economico nel nostro paese, grazie allo sforzo di credenti e non credenti di buona volontà, un volto umano, solidale e sostenibile».

L’autoconsumo e la produzione dell’energia in prossimità del suo consumo, responsabilizzando quindi tanto il produttore quanto il consumatore e inserendo il tutto nella cornice di un rapporto sociale e comunitario virtuoso, rappresentano per le comunità cristiane e non solo una prospettiva interessante, da conoscere e sviluppare. Già nel 2021 a Taranto le Settimane sociali iniziavano ad interessarsi al fenomeno delle CER, un’attenzione che è cresciuta negli anni e ha portato a rilasciare anche un pieghevole per renderne più chiari tanto il funzionamento quanto le potenzialità.

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S. Perale – G. Salmaso

 

Foto per gentile concessione di Michele Verdolini