Don Albino e il suo cammino di santità ci sollecitano

Saluto iniziale nel 43° anniversario dell'elezione di Giovanni Paolo I
26-08-2021

 

Abbiamo iniziato la celebrazione con il segno della Croce: «Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20). Eccoci qui nel nome del Signore, nella ricorrenza del 43° anniversario dell’elezione di papa Giovanni Paolo I, venerabile. Ed è il grande dono dell’Eucaristia. A presiederla è il Cardinale Beniamino Stella.

Eminenza, Lei è di casa a Canale d’Agordo. Tante le ragioni di questa familiarità, ma la prima tra tutte è quella più “cara”: il legame con Albino Luciani. I nomi stessi sembrano evocarla e rappresentarla: Albino e Beniamino. Ci piace sentirlo vivo, palpitante e commosso questo legame. Le siamo grati.

Ci uniamo alla comunità d’origine di Pieve di Soligo che domenica scorsa l’ha festeggiata, Eminenza, nell’80° compleanno. Con l’augurio la gratitudine da parte della comunità di Canale d’Agordo, unitamente a quella della Diocesi di Belluno-Feltre e di tutti i pellegrini qui presenti.

Le presento un piccolo segno che richiama l’impegno assunto dalla diocesi per predisporsi in questa attesa del compimento del processo di beatificazione di “don Albino”: l’Adeguamento liturgico della Cattedrale di Belluno. Si tratta del Documento preliminare alla Progettazione. Ora siamo alla seconda fase e nel prossimo mese di ottobre sarà presentato il progetto di intervento. In apertura a tale documento come motivazione è stato scritto: «La beatificazione di Giovanni Paolo I, tanto attesa a seguito del riconoscimento di venerabilità di Papa Luciani».

Nella dispensa di Arte Sacra che don Albino Luciani usava per l’insegnamento in Seminario Gregoriano, c’è un suo commento sul rifacimento rinascimentale della cattedrale: «Evidentemente i Bellunesi non erano contenti della vecchia chiesa; ne volevano una più degna». Don Albino e il suo cammino di santità ci sollecitano a questo “essere più degni”.

Con il Documento preliminare anche la pubblicazione della tesi dottorale di don Davide Fiocco, contributo prezioso nel cammino che stiamo percorrendo come “Chiesa sinodale”.