La casa si riempì dell’aroma

Celebrazione della Riconciliazione per più penitenti con confessione e assoluzione generale - Cattedrale
13-04-2022

Ef 2,3-22; Sl 27; Gv 12,1-11

«Marta… Lazzaro… Maria…
Tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo»
(Gv 12,3)

Introduzione

Nel cuore di questa Settimana Santa, con la Parola di Dio, per la vicinanza di Gesù Crocifisso-Risorto, con tanti fratelli e sorelle accanto a noi, lanciando il nostro grido accorato di pace, rivisitiamo il nostro intimo e la nostra coscienza, ponendoci sotto lo sguardo del perdono divino:

  • per noi qui in cattedrale sarà il perdono sacramentale che la Chiesa prevede con la confessione e l’assoluzione generale;
  • per chi si unisce a noi tramite la televisione e la radio sarà un momento di contrizione del cuore per i propri peccati per affidarsi alla misericordia del Padre.

Omelia con domande per rivisitare il nostro vissuto

Immaginate gli sguardi intensi con cui Marta, Maria, Lazzaro accolgono e fanno abitare Gesù nella loro casa, a Betania. Gesù sembra cercare il loro abbraccio. Fuori c’è clima di denuncia e di morte. Nella lettera agli Efesini questo si chiama: «passioni e voglie della carne, pensieri cattivi».

In quella casa c’è invece uno spiraglio di luce: si celebra la vita e l’amicizia. L’amico, il fratello, la sorella: sono i nomi nuovi per i quali ci si sente rivivere, risuscitare. C’è profumo che si espande in quelle relazioni d’amore.

«Da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati».

In famiglia, in comunità, lì dove ci diamo da fare… Mi lascio / ci lasciamo visitare la Lui, il Signore? Che cosa vi sta nelle mie / nostre relazioni d’amore? A quali pensieri e sguardi consegno le mie energie, le mie potenzialità?

Questo racconto giovanneo è il vero “incipit” (inizio) del racconto della passione di Gesù. Immaginiamo ciascuno di noi, come Maria, gettati ai pedi di Gesù a cospargerli di un prezioso unguento. Gesù ci sta incoraggiando: «Fai pure».

È tutto ribaltato con Gesù, la sua Pasqua cambia tutto, scombina ogni logica e pensiero già programmati. Questa sera qui con i nostri peccati siamo noi a provocare il “di più” di amore, l’espandersi del profumo del perdono. Non c’è povero che tenga: l’amore reale di Gesù spoglia di ogni orgoglio, invidia, gelosia, dissolve il puzzo della rabbia e della violenza…

Questa sera, come Maria, possiamo diventare protagonisti di gesti d’amore… Potremmo dire che addosso a Gesù, mentre lui oltrepassa la morte e approda alla vita risorta in Dio, i nostri peccati diventano aroma e profumo di vita. Ci ha detto la lettera agli Efesini: «Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo».

Dove sta la Pasqua di Gesù in quello che sono, che cerco, che faccio, che condivido? Dove manca il “di più” dell’amore nella mia e nella nostra storia?

L’apostolo Paolo ha richiamato ciò che siamo stati: «Eravate… esclusi… estranei… alla promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo… voi che un tempo eravate lontani siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che dei due ha fatto una cosa sola, abbattendo… l’inimicizia».

Sì, con Lui – l’Amico – il mondo può diventare la casa dell’amicizia, la casa di Betania, dove i gesti, gli sguardi, le parole, i sentimenti, le emozioni, l’affetto, la cura, il perdono irradiano la Pasqua di Gesù.

Sono uomo, donna, giovane di pace? Proprio in questo tempo in cui ci diciamo che necessita la pace, quali muri è necessario abbattere dentro e fuori di me, dentro le nostre cose, nei nostri gruppi, nelle nostre comunità?

 

Due modalità per fare esperienza del perdono di Dio

Tutti ci mettiamo di fronte a lui, riconoscendo e confessando personalmente ciò che riconosciamo come peccato nella nostra vita. Chiederemo insieme il perdono:

  • Confesso a Dio, Invocazioni a Cristo Gesù, la preghiera del Padre nostro…
  • Un momento di silenzio che permette a coloro che sono qui presenti in Cattedrale e chiedono l’assoluzione generale di mettersi in questo atteggiamento, mentre a tutti coloro che ci seguono per Telebelluno di fare un atto di sincera richiesta di perdono al Signore personalmente (un atto di contrizione)
  • Seguirà l’assoluzione generale per i presenti in Cattedrale
  • La proposta di porre un segno di cambiamento di vita (proposito) come accoglienza del perdono: attivare la casa di Betania, la casa dell’amicizia e del profumo della vita; abbattere qualche muro, sciogliere qualche inimicizia, abbandonare le nostre gelosie esistenziali…
  • La pedagogia della Chiesa ci indica l’attenzione e l’impegno, quando sarà possibile, di richiamare ciò che ora sentiamo come “peccato grave” alla prossima opportunità della “riconciliazione individuale”
  • A conclusione esprimeremo il nostro ringraziamento con il canto che l’evangelista mette nel cuore e nelle labbra di Maria, la madre di Gesù: L’anima mia magnifica il Signore.