a cura di don Ezio Del Favero

119 – Il fascino del Crisantemo

In un altopiano circondato dalle Alpi giapponesi viveva un giovane giardiniere innamorato.

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In un altopiano circondato dalle Alpi giapponesi viveva un giovane giardiniere innamorato. La ragazza che amava era molto graziosa e aveva tanti pretendenti. Il giovane aveva paura di perderla. Spesso, accanto alla sua tipica casetta “gassho” (antica abitazione giapponese) nel suo giardino, mentre curava i fiori, interrogava il cielo: «Per quanto tempo la mia amata mi sarà fedele? Potrò rimanere per sempre con lei?». Ma il cielo non gli dava alcuna risposta. Così il cuore del giovane s’intristiva quando la sua bella sorrideva a coloro che la corteggiavano. Del resto, come poteva pensare un semplice montanaro come lui di conservare per sé quel fiore di ragazza così incantevole, la cui vista affascinava persino i Principi? Eppure la giovane, pur circondata da tanti ammiratori, non sembrava vedere che lui. Proprio a lui riservava i suoi sguardi più dolci, i suoi sorrisi più teneri, le sue canzoni più belle.

Nonostante ciò, il giardiniere si chiedeva: «Per quanto tempo ancora? Lei è così bella e io sono così umile! Un giorno, sicuramente un Principe me la porterà via!». Continuamente chiedeva ai fiori, agli alberi, alla rugiada del mattino, alle creature del bosco, alle nuvole, alle ombre del tramonto: «Per quanto tempo ancora?». Ma nessuno gli dava risposta, né l’erba, né i fiori, né gli alberi, né le coccinelle, né i ricci, né i frutti della terra, né alcun’altra creatura del giardino.

Un giorno, mentre il giovane giardiniere stava interrogando una margherita, una sua lacrima cadde sui petali. Proveniente dallo stagno, la voce di un “Kappa” (creatura mitologica simile a un folletto generalmente malvagia, ma a volte amica degli uomini) gli domandò: «Perché sei così triste? Chi ti ha procurato tanto dispiacere?». Il giovane precisò: «Nessuna delle creature di questo giardino mi ha mai creato dei tormenti. Al contrario, loro sono la mia consolazione!». Il Kappa: «Perché hai bisogno di essere consolato?». «Sono disperato a causa della ragazza che amo. Lei è così bella e io sono così umile e povero! Vorrei che, nonostante tutto, mi amasse per sempre, ma mi sembra impossibile!». Il Kappa, porgendogli un fiore giallo simile alla margherita: «Per sempre non so! Ma ti prometto che conserverai l’amore della ragazza che ami per tanti anni quanti sono i petali di questa corolla».

Il giovane colse il fiore e ne contò i petali. Poi prese una lunga spilla e li sfilacciò, così ebbe tanti petali che diventò impossibile persino contarli…

Fu così che ebbe origine il Crisantemo!

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La parabola, di origine giapponese, è molto diffusa in Oriente, in varie versioni. Recita un’altra leggenda: «Un Principe s’innamorò di una bella Principessa di nome Kiku, appassionata dei fiori di Crisantemo. Il Principe e la Principessa si scambiavano doni e lettere, ma erano separati dalla distanza. Un giorno, il Principe venne a sapere che Kiku era malata, quindi si mise in viaggio per andarla a trovare. Durante il viaggio, incontrò molte difficoltà e pericoli, ma proseguì sempre, determinato a raggiungere Kiku. Quando finalmente raggiunse il palazzo della Principessa, scoprì che ella era deceduta. Ma, nonostante l’immenso dolore, trovò conforto nel fatto che fosse circondata di Crisantemi, che ella aveva voluto accanto per dimostrare il suo amore e la sua devozione verso di lui.

Da quel giorno, il Sovrano divenne noto come il “Principe del Crisantemo” e il fiore diventò un simbolo di amore e di devozione in tutto il Giappone. 

Talvolta protagonista della leggenda è una bambina che taglia i petali per aumentare gli anni di vita della madre; altre volte è un soldato che li taglia per prolungare i giorni di licenza con la sua amata…                                                                                                                                 

Il Crisantemo (che significa “Fiore d’oro”) da noi è associato al culto dei morti, anche perché la sua fioritura avviene in autunno inoltrato, in concomitanza con la Commemorazione dei defunti. Al contrario, in Oriente, il Crisantemo è un fiore di buon auspicio e si regala per augurare bene, gioia e prosperità. Perciò è utilizzato nelle nascite, nei matrimoni, nei compleanni…  Nello stendardo dell’Imperatore Regnante spicca un Crisantemo dorato a sedici petali doppi in campo rosso. 

Il Crisantemo è il fiore ufficiale del Giappone. In occasione della sua fioritura, ogni anno viene celebrata una festa nazionale, durante la quale lo stesso Imperatore apre i suoi giardini per far ammirare la bellezza dei Crisantemi nelle loro multiformi varietà.