Archivi della categoria: Parabole della montagna

A cura di don Ezio Del Favero

151 – I giudizi del discepolo

Oggi hai compiuto il primo passo sulla via del bene, che porta dal giudizio al rispetto

Un vecchio saggio stava parlando ai suoi discepoli: «Il mondo sarebbe migliore se gli uomini si sforzassero di combattere il male e di fare il bene. Basterebbero dei piccoli passi; primo fra tutti quello che porta dal giudizio al rispetto». Un giovane chiese al maestro di aiutarlo a compiere il primo passo. Il saggio disse: «Vai verso le montagne e poi sali sul sentiero che … Continua a leggere 151 – I giudizi del discepolo »

A cura di don Ezio Del Favero

150 – La resa del re del circo

Basterebbero più sguardi di pace per ammansire la belva nascosta nel cuore degli uomini

Il circo era appena arrivato in un paese di montagna. Per la prima volta, gli abitanti del posto avrebbero visto uno spettacolo circense, con i suoi acrobati, i pagliacci, gli animali esotici… Quella sera, i circensi dovevano sperimentare uno spettacolo speciale, preparato a lungo, per poi portarlo altrove in caso di successo. Scimmie e asinelli non aspettavano che di esibirsi per far ridere la gente … Continua a leggere 150 – La resa del re del circo »

A cura di don Ezio Del Favero

149 – Il Santo e Belzebù sul monte

Tu devi sventare le insidie del diavolo, perciò vai in quel luogo e agisci in nome di Dio!

Sul vertice di una piramide di pietra, Belzebù, il principe dei demoni, si era stabilito e vi stava da signore. Di lassù scrutava un po’ dappertutto, pronto a piombare in basso per ghermire qualche anima pronta a offrirsi a lui. Per passare il tempo, si divertiva a scagliar macigni nella valle per spaventare i montanari e il loro bestiame che, poveretti, non sapevano più dove … Continua a leggere 149 – Il Santo e Belzebù sul monte »

A cura di don Ezio Del Favero

148 – Il cacciatore e il camoscio

Chi avrebbe osato non ascoltare il richiamo del Signore, disertando il tempio?

In un borgo di montagna, dal piccolo campanile il richiamo delle campane stava avvertendo i paesani che l’ora della preghiera era vicina. Da ogni parte i montanari si mossero verso il tempio, tralasciando le loro occupazioni quotidiane. Era domenica, il giorno in cui il Signore voleva avere con sé tutti i suoi figli, nella Sua Casa, ad ascoltare le parole di vita, ad assistere al … Continua a leggere 148 – Il cacciatore e il camoscio »

A cura di don Ezio Del Favero

147 – Un forestiero tra i montanari

Tale pittore che dipingeva santi così lesti di mano e che converti all’autentica fede i montanari delle prealpi lepontine, era san...

In un piccolo borgo di montagna arrivò un forestiero. I montanari lo accolsero con una certa benevolenza, nonostante fosse cristiano e venisse a predicare una religione che il loro sacerdote aveva definito blasfema. Buono e umile, il forestiero si attirò le simpatie di tutti, benché nessuno desse retta alle cose ridicole e impossibili che predicava: che gli dèi agresti ai quali si facevano lustrali sacrifici … Continua a leggere 147 – Un forestiero tra i montanari »

A cura di don Ezio Del Favero

146 – Pratolina e Allodola

Il fiorellino, per dissetare la creatura che amava, le regalò la rugiada che i suoi petali contenevano

Accanto a un bel giardino, in mezzo all’erba spessa ai bordi di un fosso, era sbocciata una Pratolina. Grazie al sole che la accarezzava con i suoi raggi, lei cresceva di ora in ora, insieme ai grandi e ricchi fiori del giardino. Quando al mattino i suoi petali si aprivano, la Pratolina era felice e, con le sue foglioline bianche e brillanti, si sentiva come … Continua a leggere 146 – Pratolina e Allodola »

A cura di don Ezio Del Favero

145 – Il villaggio della felicità

«Riceverai per ogni opera un augurio di felicità!»

Un giovane viveva da solo in un villaggio. Lavorava come fabbro, frequentava con regolarità la moschea e si faceva voler bene da tutti per la sua onestà, la sua laboriosità e la sua gentilezza. Un giorno, mentre stava attraversando i dintorni desertici del villaggio, il giovane fabbro si sentì attrarre da una voce che lo invitava a seguirla. E così si mise in viaggio: camminò … Continua a leggere 145 – Il villaggio della felicità »

A cura di don Ezio Del Favero

144 – Il pastore e la principessa

Il pastore: «Salute a me! Che Dio mi benedica!». Il re urlò: «Non salute e benedizione a te, ma a me!».

In una contea, situata in una zona montagnosa, un re pretendeva che tutti lo salutassero con inchini e benedizioni: «Salute a voi! Che Dio vi benedica!». Tutti lo facevano, timorosi, a eccezione di un giovane, conosciuto come “il pastore dagli occhi di stelle” per il suo sguardo luccicante come le stelle. Un giorno, il re venne a sapere che un giovane suddito non intendeva sottomettersi … Continua a leggere 144 – Il pastore e la principessa »

A cura di don Ezio Del Favero

143 – L’origine dei petali

Fu così che nacquero i petali dei fiori e la terra si riempì di profumi, di bellezza e di allegria

Un tempo le piante erano prive di fiori e le popolazioni non conoscevano i colori e i profumi dei petali. Una bellissima ragazza di nome Kospi viveva con il suo popolo nomade che viaggiava attraverso una terra conosciuta come Patagonia. Essi si accampavano negli stessi siti mentre viaggiavano da un luogo all’altro. Un giorno, Kospi e la sua gente erano accampati presso un bellissimo posto … Continua a leggere 143 – L’origine dei petali »

A cura di don Ezio Del Favero

142 – Lo gnomo delle pepite

«Dall’avarizia non si può ottenere altro che una manciata di carbone!»

Tempo fa, due fratelli stavano camminando in mezzo alla foresta. Al tramonto, iniziarono a sentire una melodia gioiosa. Si avvicinarono di nascosto alla radura da cui proveniva la musica, finché non videro degli gnomi e delle fate che danzavano al chiaro di luna. Uno di loro si accorse dei visitatori nascosti e li invitò a partecipare alla festa, offrendo a entrambi una bevanda inebriante e una pietra leggera … Continua a leggere 142 – Lo gnomo delle pepite »

A cura di don Ezio Del Favero

141 – La Regina dei monti Djurdjura

Tutto quello che darete nel bene vi sarà restituito e non subirete alcun torto

Un popolo abitava tranquillamente in una regione che chiamavano “Immenso mare di sabbia”. Gli abitanti erano pacifici, a iniziare dalla famiglia reale, composta dal Re, dalla Regina e da una bellissima Principessa. Un giorno arrivò un pretendente al trono e imprigionò i reali, a eccezione della Principessa che riuscì a sfuggire insieme alla sua fedele ancella. Le fuggitive riuscirono a portare con loro due asine, due capre, due … Continua a leggere 141 – La Regina dei monti Djurdjura »

A cura di don Ezio Del Favero

140 – La chiocciola e il rosaio

...in quel giardino fiorirono dei nuovi rosai, ai piedi dei quali crebbero nuove lumache che si raggomitolavano nei loro gusci

Su di un altopiano in montagna vi era un giardino circondato da una siepe di noccioli. Fuori di quell’oasi si estendevano dei campi e dei prati. In mezzo al giardino fioriva un rosaio e, sotto di esso, viveva una chiocciola. «Aspettate un poco, che arriverà anche il mio tempo!», diceva la lumaca. «Farò delle cose molto più grandiose che fiorire, distribuire nocciole o donare latte … Continua a leggere 140 – La chiocciola e il rosaio »

A cura di don Ezio Del Favero

139 – Il sogno dell’albero secolare

A differenza degli uomini, gli alberi restano svegli per tre stagioni all’anno e dormono d’inverno

Sul monte vi era un albero plurisecolare. A differenza degli uomini, gli alberi restano svegli per tre stagioni all’anno e dormono d’inverno. Durante le giornate estive, le farfalle danzavano intorno alle sue foglie ed egli esclamava: «Poverine! La vostra vita dura solo un mese!». Esse rispondevano: «Non siamo tristi! Per noi tutto è straordinariamente limpido, caldo e bello e siamo felici!». «Ma la vostra felicità … Continua a leggere 139 – Il sogno dell’albero secolare »

A cura di don Ezio Del Favero

138 – La splendida ragazza e il serpente

Durante le notti di plenilunio, una giovane si rivolgeva alla Luna: «Chi tra noi è la più bella?»

Durante le notti di plenilunio, una giovane si truccava, si pettinava, si profumava, si vestiva elegante, s’ingioiellava e poi si recava sulla cima di una collina, dove si rivolgeva alla Luna: «Chi tra noi è la più bella?». La Luna: «Entrambi siamo belle, ma tua figlia sarà ancora più bella!». Ciò ingelosiva la ragazza. Un giorno, la giovane partorì una creatura bella come la Luna. … Continua a leggere 138 – La splendida ragazza e il serpente »

A cura di don Ezio Del Favero

137 – Il Pozzo delle Viole

...pensa al cuore in fiamme della mia giovane padrona, pieno di amore per l’uomo che le ha salvato la vita...

Fra due montagne, dove si estendeva la valle di Shimizutani, si trovava il Pozzo delle Viole. In primavera l’erba diventava verde smeraldo, mentre il muschio cresceva lussureggiante sulle rocce. Alla fine di aprile grandi chiazze di violette selvatiche d’intenso colore viola comparivano nelle zone più basse della valle, mentre sulle pendici azalee rosa e scarlatte crescevano in modo indescrivibile. Un giorno, una ragazza di nome … Continua a leggere 137 – Il Pozzo delle Viole »

Terza raccolta di parabole della montagna

L’editrice Elledici annuncia per maggio l’uscita del 26° volume di don Ezio Del Favero

Non c’è due senza il tre… Il detto vale anche per le “Parabole della Montagna”, che don Ezio Del Favero – parroco ad Auronzo di Cadore – raccoglie ormai da tre anni su questo sito diocesano, settimana dopo settimana. L’editrice Elledici ha davvero creduto in don Ezio e già ne ha editato parecchie in due antologie, uscite nel 2022 e nel 2023, sempre corredate dalle … Continua a leggere Terza raccolta di parabole della montagna »

A cura di don Ezio Del Favero

136 – Le uova e le farfalle

I contadini confrontavano le uova dei loro pollai, per vedere chi le avesse più grosse, più tonde o più bianche

All’arrivo della Primavera, in un altopiano sotto le montagne, gli abitanti dei villaggi della valle organizzavano un grosso mercato. Indossavano i vestiti da festa e si dirigevano sulla piazza principale del capoluogo per vendere ciò che avevano prodotto di più bello: corone di pane dorato, uova, utensili e statuine di legno scolpiti, cinture di cuoio… La stessa natura partecipava all’evento: i meli si rivestivano di … Continua a leggere 136 – Le uova e le farfalle »

A cura di don Ezio Del Favero

135 – La farfalla dei monti

Il suo destino è nelle tue mani! Che possa volare o meno, in questo momento dipende da te

In oriente, molti anni fa un uomo era rimasto vedovo con due giovani figlie in un villaggio sperduto sulle montagne. Le due ragazze erano molto educate, curiose, intelligenti e sempre desiderose di imparare. Per cui ponevano molte questioni al padre. A volte l’uomo riusciva a rispondere saggiamente, altre volte non sapeva che cosa rispondere e allora le figlie erano insoddisfatte. Più passava il tempo e … Continua a leggere 135 – La farfalla dei monti »

A cura di don Ezio Del Favero

134 – L’origine dei monti Pirenei

...alcune enormi e belle pietre, dando origine alla catena montuosa che avrebbe portato il suo nome, i Pirenei

Pirene – narra una leggenda – era la figlia più bella del dio Tubal, che allora possedeva le terre degli attuali Pirenei. Era stata nominata custode delle acque e viveva all’interno delle immense foreste, dove passeggiava e si godeva la natura. Quando Ercole stava per eseguire una delle sue dodici fatiche, passò attraverso una di quelle foreste. Incontrò Pirene, i due s’innamorarono e si amarono … Continua a leggere 134 – L’origine dei monti Pirenei »

A cura di don Ezio Del Favero

133 – Il giovane montanaro e la pioggia

Il cuore del giovane si sciolse di fronte agli occhi imploranti della ragazza...

Un uomo viveva con suo figlio in una capanna nelle profondità della foresta montana, dopo che sua moglie era morta di parto. Lì aveva insegnato al figlio i segreti della sopravvivenza. L’uomo era buono e gentile e amava molto suo figlio. Ne era anche molto orgoglioso, perché stava diventando un bel ragazzo e assimilava perfettamente tutto ciò che lui gli insegnava. Quando il ragazzo raggiunse … Continua a leggere 133 – Il giovane montanaro e la pioggia »