Buon Ramadàn, fratelli e sorelle Musulmani

Lettera del Vescovo alle Famiglie e Comunità Musulmane nella circostanza del Ramadàn

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Carissimi fratelli e sorelle che appartenete alla Comunità musulmana di questo nostro territorio,

comincia oggi il Ramadàn. Oggi si dà il via a un periodo speciale, il nono mese dell’anno islamico che si basa sul calendario lunare, durante il quale Muhammad, secondo il Corano, ricevette da Dio la rivelazione del testo sacro. In questo mese, che quest’anno comincia il 10 o l’11 marzo a seconda dei luoghi, la preghiera acquista un significato ancor più intenso. Il digiuno e la meditazione riannodano o creano nuove relazioni tra i credenti.

Ora, come non accorgersi che le parole preghiera, digiuno, meditazione, carità si intrecciano anche nei giorni della Quaresima, il periodo che l’anno liturgico offre in questi giorni alle comunità cristiane? Ci ricorda appunto papa Francesco:

«[La Quaresima] sia anche tempo di decisioni comunitarie, di piccole e grandi scelte controcorrente, capaci di modificare la quotidianità delle persone e la vita di un quartiere: le abitudini negli acquisti, la cura del creato, l’inclusione di chi non è visto o è disprezzato. Invito ogni comunità cristiana a fare questo: offrire ai propri fedeli momenti in cui ripensare gli stili di vita; darsi il tempo per verificare la propria presenza nel territorio e il contributo a renderlo migliore» (Messaggio di papa Francesco per l’inizio della Quaresima 2024).

Le comunità cristiane di Belluno-Feltre sono quindi liete di condividere con ciascuna famiglia musulmana questi vissuti e queste esperienze: in musica, gli accordi e le cadenze principali suonano allo stesso modo anche se eseguiti in tonalità diverse. Sarà bello pensare che nelle nostre case metteremo in pratica gli appelli che vengono dalle due nostre tradizioni di fede: con il pensiero fisso ad altre case, abbattute o polverizzate dalla guerra, o in cui le famiglie piangono le morti dei propri cari e i traumi di chi è sopravvissuto, in contesti in cui lo spirito della divisione prende possesso di cuori irresponsabili. L’aria fresca dei gesti, grandi o piccoli, di pace e di solidarietà, destrutturi il vento impetuoso della logica delle armi, di produttori e di trafficanti, per il sollievo di tutti i civili di tutti i popoli, a partire dai bambini, dagli anziani e dai più deboli.

Come ho scritto nella lettera che in questi stessi giorni ho inviato alla Diocesi sul cammino verso la celebrazione annuale della Pasqua, la Quaresima «è un allenamento e un tirocinio a motivo della gioia pasquale». Ecco che ci troveremo insieme sabato 6 aprile in luogo pubblico a Belluno, alla sera, in un momento di Iftar (إفطار), di rottura del digiuno. Noi ci uniremo esprimendo la gioia del tempo pasquale: quel giorno sarà il sabato dell’ottava di Pasqua. A ridosso dell’incontro sarà rinnovato dalle comunità cristiane e musulmane l’invito a partecipare.

Buon Ramadàn!

رمضان كريم

Con stima e ammirazione anche un “arrivederci”

Nel nome di Dio, il Compassionevole, il Misericordioso

Belluno, 10 marzo 2024

Renato, vescovo