Il Sinodo dei vescovi non è solo questione per i vescovi. Riguarda la vita di tutta la Chiesa e soprattutto le nuove modalità di consultazione, fortemente volute da papa Francesco, hanno chiamato in causa ogni comunità cristiana. In vista della 16ª Assemblea del Sinodo dei vescovi, prevista a Roma dal 4 al 29 ottobre, la Segreteria generale del Sinodo ha invitato le diocesi di tutti i cinque continenti a pregare, il 31 maggio, memoria liturgica della visitazione della Beata Vergine Maria. Lo ha sottolineato anche Papa Francesco: «Chiediamo a Maria che accompagni questa importante tappa».
«Maria, la Madre di Dio, è sempre con noi nel cammino sinodale, perché è anche “Madre della Chiesa”, madre di tutti coloro che sono compagni e discepoli di suo Figlio. Ogni volta che ci sentiamo persi, confusi o esitanti sulla via, dobbiamo solo rivolgerci a lei per indicarci la via. Maria ha solo bisogno di dirigere il nostro sguardo su suo Figlio. Nel suo gesto muto riassume tutta la missione della Chiesa» (Verso una spiritualità per la sinodalità, p. 45)
Molte parrocchie hanno portato questa intenzione universale nella loro tradizionale conclusione del mese di maggio. Il Vescovo, con alcuni presbiteri e diaconi, con l’equipe sinodale diocesana, si è unito alla preghiera animata dall’Unitalsi presso il santuario del Nevegal; erano presenti parecchi fedeli delle comunità vicine, alcuni bambini e gli ospiti della Vena d’Oro. Uno spaccato di Chiesa locale, in comunione di preghiera con le parrocchie della diocesi e con molti altri santuari sparsi nel mondo.