A cura di don Renzo Roncada (Domenica di Pasqua)

Che hai visto sulla via?

Ho visto la fede rifiorire nella vita di tanti fratelli; ho visto un Cristo vivo nel pensiero e nel cuore di tanti cristiani

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«Raccontaci Maria: che hai visto sulla via?». Raccontaci fratello, sorella, che hai visto sulla via da te percorsa nella vita? Forse hai visto cattiveria e morte, menzogna e violenza, indifferenza e freddezza.

«Hanno portato via il mio Signore». Hanno portato via il Signore dal mio cuore lasciandomi un profondo vuoto interiore. Hanno portato via il Signore dalla società in cui vivo con una continua opera di indifferenza. E senza il Signore la vita umana è diventata disumana.

Ma a questo punto del racconto avviene l’incredibile. Al centro di questo cammino oscuro «quand’era ancora buio», Maria di Màgdala «vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro». È stata scardinata la porta della morte.

«Raccontaci Maria: che hai visto sulla via? La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto». Raccontaci fratello, sorella che hai visto sulla via da te percorsa nella vita? Ho visto la fede rifiorire nella vita di tanti fratelli. Ho visto un Cristo vivo nel pensiero e nel cuore di tanti cristiani. Ho visto la presenza viva del Signore nel cuore della Chiesa.

E così una frase di morte si è capovolta in una realtà di vita.

Dopo Maria di Màgdala corsero al sepolcro Simon Pietro e l’altro discepolo «quello che Gesù amava … e vide e credette». «Cristo mia speranza è risorto». Ed è risorta la speranza nel cuore dell’uomo. Tutta la vita del cristiano è sotto il segno di Cristo risorto. La risurrezione del Signore cambia radicalmente il senso della nostra vita.

Nella lettera che san Paolo scrive ai Colossesi emergono tre aspetti della nostra nuova vita. In primo luogo c’è una trasformazione drastica sul piano reale: «Se siete risorti con Cristo, la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio». In secondo luogo, da questa nuova realtà deriva l’esigenza di una mentalità nuova: «Cercate le cose di lassù, rivolgete il pensiero alle cose di lassù». Ecco l’impegno che deriva dalla Pasqua. In terzo luogo, dal passato ci si protende al futuro: «Quando si manifesterà Cristo nostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria».

La risurrezione di Cristo è l’inizio di un cammino che deve pienamente compiersi. È l’anticipo della Pasqua futura che tutti i cristiani attendono.

Ancora una nota importante. Nel discorso che san Pietro rivolge al centurione Cornelio (primo pagano che si converte alla fede cristiana) è concentrato il messaggio evangelico della salvezza ed è posto in evidenza il valore fondamentale della testimonianza in favore della risurrezione di Cristo.

Questa testimonianza viene ribadita in una triplice espressione: 1. «E noi siamo testimoni». 2. «Dio vuole che apparisse a testimoni prescelti». 3. «Ci ha ordinato di annunziarlo a tutti».

Come agli apostoli, anche noi siamo chiamati a essere testimoni di Cristo risorto in tutto il mondo. La forza per poter fare questo la riceviamo dall’Eucaristia. La radice della nostra forza la troviamo unicamente nell’Eucaristia. Con l’Eucaristia saremo testimoni credibili della risurrezione di Cristo e saremo capaci di seminare nella società germi nuovi di vita e di speranza.

Buona Pasqua.