Ufficio Scuola ed educazione

Come Gesù, donare il sorriso della vita

«L’educazione è cosa profonda che riguarda il cuore»

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Un’invasione festosa e colorata quella di mercoledì 27 settembre mattina nella Cattedrale di Belluno. Bambini e ragazzi della Scuola primaria e secondaria di 1° grado paritaria dell’Istituto salesiano “Agosti”, con i loro insegnanti e gli educatori salesiani, hanno vissuto insieme la celebrazione eucaristica d’inizio anno scolastico presieduta dal vescovo Renato. Un’iniziativa nuova, che ha visto numerosi studenti dai 6 ai 14 anni arrivare in Piazza Duomo e contagiarla con i sorrisi e la vivacità tipica dell’età.

“La nostra scuola si propone, attraverso l’insegnamento e l’azione educativa, di mettere i ragazzi a contatto diretto con i valori dell’esperienza cristiana” , si legge nel sito della comunità salesiana, che riattualizza il Sistema Preventivo di don Bosco. Così il  direttore Don Alberto Maschio, il Coordinatore didattico Roberto Pasquin, il nuovo parroco don Michele Canella insieme ai docenti hanno pensato di organizzare una Messa animata dai piccoli con preghiere e canti molto curati e accompagnati dagli strumenti di Debora Piol, insegnante di musica alle Medie e di don Filippo della equipe pastorale di San Giovanni Bosco.

Il vescovo dopo essersi presentato e aver richiamato l’attenzione dei ragazzi sull’immagine del patrono san Martino di Tours, ha invitato tutti a dire forte un “Sì” all’impegno di sorridere e incoraggiare amici e persone che incontriamo, come ha fatto Gesù. «Così diventeremo suoi discepoli… Egli guardava ciascuno con amore e compassione, donava il sorriso della vita».

Un momento prezioso e allegro che ha inaugurato con la liturgia comunitaria un itinerario educativo  con al centro la persona dello studente e la forza del “fare comunità”.

Caterina Menazza, docente della Primaria, nel dialogo sui progetti didattici e sul valore aggiunto del progetto educativo dell’”Agosti” , si sofferma sui servizi aggiuntivi offerti alle famiglie, sul doposcuola assistito personalizzato, sulle novità dell’orientamento per i ragazzi che inizia dalla prima media e sul potenziamento di alcune discipline specifiche.

«L’educazione è cosa profonda che riguarda il cuore»… il ritornello del canto finale è allegro ed eseguito con foga dai giovanissimi fedeli; ripropone il motto del santo fondatore dei salesiani.  Si percepisce la verità di questa affermazione dallo stile delle relazioni, dall’entusiasmo e dall’armonia che circola tra i banchi della Cattedrale. Un insegnamento che si fa vita e dona speranza al nostro futuro ecclesiale.