«Un’amicizia che sa anche interessare e intrecciare le nostre fedi diverse, dove ci si apprezza e si riesce a liberarsi di possibili strascichi di “concorrenza e lotta religiosa”». Così il nostro vescovo Renato – intervistato da un quotidiano locale domenica scorsa – ha definito il rapporto tra cristiani e musulmani nel Bellunese.
L’interesse e l’intreccio reciproco tra gli appartenenti a queste comunità vuole proclamare a tutti i nostri concittadini che le logiche della guerra, della violenza, della semplice contrapposizione non appartengono alle nostre popolazioni: dalle nostre vallate deve uscire la supplica per la pace e l’immediato cessate il fuoco in tutti i contesti di guerra, una richiesta forte come il rimbombo del Piave nei giorni scorsi di pioggia.
Ne sarà segno la cena che musulmani e cristiani condivideranno in piazza dei Martiri a Belluno, di fronte a porta Dante, sabato prossimo 6 aprile alle 19.30 circa, alla presenza delle autorità locali: sarà un Iftar (rottura del digiuno) durante il mese sacro del Ramadàn. L’Iftar inizierà alle 19.51 precise, ora del tramonto. La gioia del tempo pasquale (quel giorno sarà il sabato dell’ottava di Pasqua) e la gioia del Ramadàn si intrecceranno per stringere nodi indissolubili di buone relazioni tra noi.