L’invasione cinese di Taiwan avrebbe conseguenze ben peggiori del Covid

Da New York a Belluno

Il capo corrispondente rai Claudio Pagliara sul rischio della guerra hi-tech tra Usa e Cina

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Dopo quattro anni di stop la rassegna culturale “Illustrissimi”, coordinata da Michelangelo De Donà (Università G. Marconi di Roma), riparte in forma itinerante. Il primo incontro si è tenuto nell’aula magna del Seminario Gregoriano di Belluno dove il rettore mons. Giorgio Lise ha portato il saluto di benvenuto ai partecipanti. mentre De Donà ha introdotto la presentazione del libro “La tempesta perfetta. USA e Cina sull’orlo della terza guerra mondiale” (ed. Piemme) del noto giornalista Rai Claudio Pagliara.

L’autore, responsabile dell’ufficio di corrispondenza della Rai di New York/Washington (dopo aver ricoperto lo stesso incarico per le sedi di Parigi, Gerusalemme e Pechino), ha proposto ad un pubblico attento e partecipe, la sua analisi geopolitica ma soprattutto di vita vissuta con lo sguardo del cronista sullo scontro tra una grande democrazia come gli Stati Uniti e un Paese sterminato come la Cina, governato con il pugno di ferro e senza tolleranza per il dissenso. Se durante l’amministrazione Trump era stata lanciata contro la Cina una guerra commerciale (vedi quella contro la Huawei) con Biden l’obiettivo è di impedire alla Cina l’acquisizione della tecnologia più avanzata. In particolare Pagliara ha ricordato che Taiwan (isola che produce i microchip più avanzati del mondo e controlla le rotte commerciali più trafficate del pianeta) potrebbe innescare la scintilla della terza guerra mondiale. Inoltre l’alleanza tra Putin e Xi Jinping intende peraltro scardinare l’ordine mondiale: a est con la guerra Russia-Ucraina mentre a ovest la Cina ha l’obiettivo di annettere Taiwan, un’eventualità che secondo alcuni esperti internazionali avrebbe contraccolpi ben peggiori del COVID.

Infine soffermandosi sulla figura di Papa Francesco negli USA e al suo riferimento alla terza guerra mondiale a pezzetti, Pagliara ha affermato come Biden, secondo presidente americano cattolico dopo Kennedy, sia praticante e molto vicino alle posizioni espresse dal Papa, una vicinanza pubblicamente espressa dallo stesso Biden. Certamente il Santo Padre, una voce molto ascoltata, può giocare un ruolo importante nel cercare strade di pace nelle situazioni conflittuali ha concluso Pagliara auspicando che la mediazione portata avanti dal cardinale Zuppi possa alla fine portare risultati positivi.