Si è tenuto il 20-21 luglio nell’aula magna del Seminario gregoriano di Belluno il convegno sul tema “Italia-Spagna: dialoghi comparati e multidisciplinari tra passato e presente” patrocinato da cinque atenei italiani (Padova, Siena, Insubria, Vanvitelli e Unimarconi) e da quattro università spagnole (Girona, Complutense di Madrid, Autonoma di Barcellona e delle Isole Baleari) e dalla Webster University di Ginevra in Svizzera. Sedici le relazioni presentate nel corso del convegno ideato dal comitato composto da Michelangelo De Donà (Unimarconi, Alessandro Cupri della Bicocca di Milano, Alessandro Lalli del Ciels di Padova, Alberto e Claudio Mattia Serafin, rispettivamente Federico II di Napoli e Luiss di Roma.
L’iniziativa è stata patrocinata anche da altre prestigiose istituzioni come l’Istituto Cervantes e la Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma.
De Donà dell’Unimarconi ricorda che «con questo convegno si torna finalmente in presenza e si parte con una forma itinerante che nelle prossime edizioni toccherà anche città italiane e straniere. Il convegno ha proposto una riflessione sulla storia dei rapporti tra Italia e Spagna, analizzando le radici e le prospettive di questo legame plurisecolare. Intendiamo così creare un’occasione di dialogo e di confronto tra studiosi delle tante discipline che riguardano i rapporti tra questi due Paesi, con un’attenzione particolare all’approccio multidisciplinare e alle proposte in chiave comparatistica, di età moderna e contemporanea».
L’apertura dei lavori è stata dedicata alla presentazione del volume Benedetto l’altro papa. L’incredibile storia di Papa Luna di Mario Dal Bello, docente di storia dell’arte presso l’Istituto del restauro di Roma. Il volume propone la figura di Don Pedro de Luna – papa Benedetto XIII e la sua avventurosa e travagliata vita nei decenni del Grande Scisma d’Occidente (1378-1417) che divise l’Europa cristiana del XIV-XV secolo. Una personalità potente ancora da scoprire, poco nota in Italia ma molto conosciuta in Spagna, dove si isolò nella fortezza di Peñìscola fino alla sua morte.
I partecipanti, salutati dal Rettore all’inizio del Convegno, hanno molto apprezzato la scelta del Seminario come sede del Convegno, un luogo carico di storia, di arte e cultura.